parità di generescritto da Toscana Notizie  

Aperto da pochi giorni il bando regionale per sostenere la formazione diretta a ottenere la prassi UNI/PdR 125:2022

La Regione Toscana a sostegno delle imprese che puntano alla certificazione della parità di genere.

E' aperto da pochi giorni il bando regionale che eroga contributi diretti per la realizzazione di attività formative propedeutiche alla richiesta delle imprese della prassi UNI/PdR 125:2022, ovvero la prassi di riferimento che prevede l’adozione da parte delle organizzazioni di un insieme di indicatori inerenti le politiche per la parità.Le risorse complessive ammontano a circa 401 mila euro, di cui 201 mila provenienti dal “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione della parità di genere”, e i restanti a valere sul PR FSE+ Toscana 2021-2027.“Come Regione Toscana – spiega l’assessora alla formazione professionale, al lavoro e alle pari opportunità Alessandra Nardini – abbiamo implementato, in questa legislatura, il nostro impegno nel costruire una società che rispetti i diritti di ogni persona, una società davvero paritaria e crediamo dunque utile e necessario, proprio a tal fine, promuovere il sistema nazionale di certificazione della parità di genere, che costituisce uno strumento prezioso per incentivare nel mondo delle imprese l’adozione di policy adeguate a ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro, favorendo occupazione femminile e opportunità di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, tutela della maternità e contrasto alle molestie sul luogo di lavoro”.I progetti potranno essere presentati dalle agenzie formative, che avranno l’obbligo di indicare al momento della domanda le imprese (anche cooperative e associazioni) che intendono conseguire la certificazione della parità di genere sulla base dei parametri definiti dal Decreto 29 aprile 2022 del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia.Le imprese destinatarie dovranno essere attive o ed avere la sede interessata alla formazione sul territorio toscano. Beneficiarie e beneficiari delle azioni sono lavoratrici e lavoratori occupati (anche in qualità di socia o socio di cooperativa), titolari e/o amministratrici e amministratori dell’impresa, familiari coadiuvanti ovvero chi collabora con il titolare di impresa senza avere un rapporto di lavoro regolato da un contratto.Le azioni formative sono rivolte in primis al personale aziendale che si occupa di risorse umane, tra cui le/i responsabili Risorse Umane e le/i manager che si occupano di parità di genere, nonché agli uffici amministrativi che materialmente dovranno presidiare il processo per l’ottenimento della certificazione. Ma “auspichiamo – aggiunge Nardini – che le azioni formative siano estese, soprattutto per quanto riguarda i temi di interesse generale, a tutto il personale occupato con particolare riferimento alle e ai componenti della Rappresentanza Sindacale Unitaria e Rappresentanza Sindacale Aziendale (RSA/RSU) in modo da dare più forza alla diffusione della cultura di genere nei luoghi di lavoro”.L’avviso resterà aperto fino alle 12 del 31 gennaio 2026, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse disponibili.I progetti potranno ricevere un finanziamento compreso tra 10mila e 150mila euro circa, e dovranno concludersi entro 9 mesi dalla data di avvio.La durata totale del percorso formativo, che dovrà svolgersi in orario di lavoro, non dovrà essere superiore a 30 ore per ciascun/a partecipante. Qualora il progetto sia articolato in più attività formative, ciascuna attività dovrà avere durata di almeno 4 ore e potrà essere rivolta ad un massimo di 20 allieve/i. Possono essere previste più edizioni della stessa attività per allieve/i diverse/i.Al termine delle attività di formazione verrà rilasciato attestato di frequenza.Info: www.regione.toscana.it/-/finanziamenti-per-interventi-di-formazione-propedeutici-alla-certificazione-di-parità-di-genere

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