CALA MISERERE: cala situata sotto il cimitero.
CALA DELLO SMERALDO: lì l'acqua ha il colore dello smeraldo.
CALA DELLE CANNELLE: lì vicino c'è una valle e la presenza d'acqua fa crescere un canneto.
IL CANNONE: viene fuori dalla costa uno spuntone di roccia simile al fuso del cannone, rivolto verso il mare.
PUNTA CAPO MARINO: scogli che sporgono.
IL BACCELLO: vi coltivavano i baccelli.
CALA DELLE CALDANE: è una cala riparata, dove fa molto caldo.
I PUNTONI: c'erano massi di granito appuntiti ricavati dalle cave.
ACQUA DEL PRETE: vi è una sorgente di acqua dolce a pochi metri dal mare detta del prete, che era il padrone dei terreni lì attorno.
PUNTA TORRICELLA: in antichità c'era una piccola torre.
CALA DEGLI ALBERI: alle spalle della cala, crescono tanti alberi.
IL TAMBURO: è un grosso scoglio che esce dal mare a forma di tamburo.
LO STIVALE: c'è uno scoglio a forma di stivale.
L'ORECCHINO: c'è uno scoglio che assomiglia al lobo di un orecchio.
LO SPECCHIO: un piccolo foro di una decina di centimetri su uno scoglio sul mare permette di vedere l'acqua dall'altra parte, quasi fosse riflessa.
ZAMPA DI GATTO: c'è uno scoglio che assomiglia ad una zampa di gatto.
PUNTA CORBAIA: c'è uno scoglio a forma di corba (cesta).
CALA DELLA ROVINA: scoglio scosceso.
TAVOLA DEL MAGGIORE: un grande masso squadrato Staccatosi dalla montagna assomiglia ad un tavolo. Del Maggiore perché padrone dei terreni lì attorno.
IL FORONE: ìl forone corrisponde al delfino, lì andavano i delfìni a mangiare i pesci catturati dalle reti dei pescatori.
CALA TAMBURATO: ci sono scogli a forma di tamburo.
CALA SARACINESCA: c'è uno scoglio simile ad una saracinesca.
PUNTA CAPEL ROSSO: ci sono scogli ramati che sembrano attraversati da venature simili a capelli rossi.
SCHIZZATOIO: vicino al mare c'è uno scoglio con un grosso foro, così che quando vi si infrange il mare questo schizza fuori formando tanti spruzzi.
SALTO DI GIANNI: da uno scoglio alto si tuffò un certo Gianni.
CALA DELLE TRÉ FONTI: perché vi sono Sorgenti di acqua dolce.
CALA DELL'ALTURA: roccia alta e scoscesa.
PUNTA DEL SERRONE: territorio molto assolato e caldo come una grande serra.
IL SEGATO: perché una "cote" di granito sembra tagliata da una sega.
L'ARCHETTO: con l'erosione del mare e del vento hanno formato un arco naturale nella roccia.
CALA DI PIETRABONA: c'era uno scoglio grande e piano adatto all'attracco delle barche che dovevano caricare l'uva raccolta nelle vigne li vicino.
CALA IL CATINELLO: fra gli scogli c'è una conca che sembra un piccolo catino.
I FAMILIARI / PALMAIO: lì c'è una grande palma.
CALA DEL CORVO: vi nidificavano dei corvi.
RIPA DELLA PENNA: vi si trovavano le penne dei corvi che nidificavano li vicino.
LO SROVINATO: la costa si presenta molto rovinata, presentando massi e frane sparse.
PUNTA DELL'ERESIA: vi è la convergenza di correnti contrarie e perciò c'è sempre mare agitato ("eresia" sta per aresia: roccia scoscesa).
CALA LA SPIGOLA: è riferita al piccolo tappo fatto a tronco di cono che serviva per assaggiare il vino.
SCOGLIO LA CAPPA: è un isolotto a forma di cappa.
CALA DELL'ALLUME: nelle vicinanze vi era un particolare minerale: l'allume di rocca.
CALA DEL SALTO DEL CANE: è una caletta molto stretta, tanto che un cane poteva saltare da una parte all'altra.
PIETRALTA: è una roccia alta e scoscesa.
SALINE / SALINELLE: nelle fosse degli scogli si depositava l'acqua che, evaporando, lasciava il sale.
PUNTA, SCOGLIO, SPIAGGIA DI MEZZOFRANCO: sono situati nel territorio del Franco.
PUNTA GESSO: è una scogliera chiara come il gesso.
LA LETTERA: è uno scoglio piatto vicino al mare simile al foglio di una lettera.
POZZARELLO: lì vicino c'era un pozzo di acqua dolce.
LA DONZELLA: è uno scoglio che assomiglia ad una giovane donna.
PERTUSO: è una cala stretta, angusta (pertugio).
ISOLELLA: è una scogliera staccata dalla costa.
SCALETTINO: scogli degradanti che permettono di scendere in mare come su una scaletta.
PIGNOCCHI: gli scogli assomigliano a piccole pigne.
CALA DI SPARAVIERI: i Turchi durante un'incursione, spararono su quelle rocce.
IL CHIAPPONE: è un canalone vicino al mare in mezzo al quale si erge uno sperone di roccia dove i pescatori legavano la sciabbica invece di gettare la mazzera con il pedagno.
CALA DI BONGIOVANNI: il terreno alle spalle della cala era di un certo Giovanni.
PUNTA DELLE SECCHE: lì vicino ci sono le secche.
CALETTA DEI SAPONI: tré grossi blocchi di granito staccatisi dalla mon tagna assomigliano a tré pezzi di sapone.
PUNTA FENAIO: in passato i contadini vi ammucchiavano e conservavano il fieno.
IL RICCIARDO: il fondale era ricco di ricciarde.
CALA SACCO DI TINTA: vi sono sulla costa delle buche naturali dove i pescatori tinteggiavano le reti, utilizzando la corteccia dei pini che vi sono nelle vicinanze.
SCOGLIO TRENICAIOLO: è uno scoglio che si muove quando il mare è mosso.
PUNTA DEL MORTO E CALA DEL MORTO: poiché vi fu trovato morto un contadino gigliese.
LA ROTA: sulla costa tra la macchia vi si scorge un sasso a forma di ruota.
CALA CARBUGINA: con la legna che raccoglievano facevano il carbone.
BANCA PIANA: vi è una cote a forma di panca.
TESTA DI DANTE: è uno scoglietto che esce dal mare e che presenta, visto dalla parte a nord, il profilo di Dante.
PUNTA DELLA CROCE: un grande scoglio sul mare presenta una spaccatura a forma di croce. ,
LA MELA: un grosso scoglio vicino al mare presenta la figura di una mela.
IL COLOMBO: vi nidificavano i colombacci.
CALA DELLA CAMPANA: c'è uno scoglio simile ad una campana rovesciata.
PUNTA SUBBIELLI: lì vicino si escavava il granito con le subbie (scalpelli).
LA CALETTA: è una piccola cala.
PUNTA CAPEZZOLO: era così chiamata per uno scoglio che assomigliava ad un capezzolo. Recentemente lo scoglio si è staccato dalla parete rocciosa come è visibile dalla seconda immagine.
CALA ARENELLA: la rena della spiaggia era sottile.
IL PICCIONE: vi erano nidi di piccioni.
CALA CUPA: è una cala stretta e profonda.
GLI SCOGLIONI: grandi blocchi di granito isolati sul mare.
SCOGLIO DELLA NAVE: è uno scoglio in mare, sulla punta del Lazzaretto, simile alla prua di una nave.
CALA DI MEZZO: è situata fra la Cala del Lazzaretto e Cala Cupa.
LA GABBIANARA: su quello scoglio si fermano numerosi gabbiani.
CALA DEL LAZZARETTO: c'era un Lazzaretto dove tenevano in quaran tena i malati di peste.
CALA DELLA FICAIACCIA: c'era una grossa ficaia selvatica.
LA SPIAGGETTA: creata artificialmente dai gigliesi e frequentata per la comodità e bellezza.
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