Informazioni sull'Isola
Flora
I millefiori del Giglio
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Sono mille i tipi di fiori che nascono sull'isola; ce ne sono di piccoli, quasi invisibili o grossi come piatti di cucina, per questo c'è voluto un anno intero per contarli. Ma finalmente: sono proprio mille. Nascono in qualsiasi mese dell'anno e cambiano tipo da un mese all'altro, ma il più grande spettacolo è nel mese di maggio, quando ci sono le piogge.Allora si vede una fioritura straordinaria, |
infatti cominciano a fiorire proprio di sulla batticina del mare dove inizia la terra; lì si trovano i mochi che hanno un fiore giallo, i finacchi marini, le cepite della Madonna, il rosmarino, i fiori di garofano selvatici, le ucerbole e via via che si sale verso l'alto dell'isola ogni decina di metri ce ne sono di altri tipi, come fiori gialli, la malva, la lattatela, la cicoria selvatica, insomma un'infinità. Questo però per quanto riguarda l'isola del versante di mezzogiorno; nell'altro versante che guarda nord est ci sono ancora altri tipi, essendo l'isola più umida, nascono i gorgalestri, i sedani selvatici, la ruta, i finacchi selvatici, tutte piante o erbe che hanno un fiore. Ma ci sono anche fiori che prima non s'erano mai visti: forse con il vento oppure con fiori che sono stati portati dal continente nei giardini delle ville, insomma, dato che la terra dell'isola è molto fertile, nascono un po' dappertutto. Ma ora sono mille e uno perché anche l'isola del Giglio è un bellissimo e stupendo fiore. |
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La macchia mediterranea.
Lungo le coste del Mediterraneo, per la vicinanza del mare, gli inverni non sono mai troppo freddi ne le estati troppo calde le piogge sono scarse e concentrate tra fine autunno e inizio inverno. La macchia mediterranea è perciò costituita da piante capaci di resistere a lungo alla mancanza di acqua e con superfìci fogliari ridotte per rallentare la traspirazione. La natura del terreno, che mantiene l'umidità, permette lo sviluppo di un sottobosco più fìtto e più fresco. La macchia mediterranea è un ambiente vario: spiagge sabbiose, rupi a picco sul mare, boschi, sottoboschi, prati, foreste, stagni, fiumi e può essere il risultato dell'abbandono di superfìci coltivate in prossimità del bosco e dell'opera dell'uomo o degli animali. La pianta classica della macchia mediterranea è il leccio, ma la lecceta ospita altre forme arboree, la quercia da sughero e il pino. Molti sono gli arbusti superiori come il corbezzolo, il mirto, il lentisco, la quercia spinosa, l'alloro, e molti i cespugli e gli arbusti nani: cisti, eriche, lavanda, ginestra. Non esiste un solo tipo di macchia, ma la stessa assume aspetti diversi, caratterizzati dall'essenza dominante: la macchia a cisto, a corbezzolo, a oleandro. Dalla degradazione del bosco mediterraneo proviene la "gariga" che mostra un'alternanza di prati aridi ed erbacce annuali con cespugli sempreverdi. La gariga si insedia su terreni calcarei ed ospita altri arbusti tra cui la salvia, la lavanda, il rosmarino. Nella zona mediterranea c'è anche una vegetazione antropica (dovuta all'attività dell'uomo): olivi, agrumi, mandorli, fichi, pistacchi, nespoli, cachi, eucalipti per il rimboschimento.
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Piante e Vegetazione
Cisto - Mucchio: Arbusto alto fino a 0.3-1 mt. con rami diritti e ricoperti di peli. Il colore è bruno-scuro. Predilige terreni scoperti, smossi, con sostanza organi ca, ma tollera anche terreni di modesta profondità. Particolarmente abbondante nelle macchie basse.Le foglie ovali ed opposte, prive di picciolo, aventi in entrambe le pagine una peluria vellutata bianco-argentea. I fiori sono regolari, hanno cinque sepali e cinque petali, gli stami sono tanti. La fioritura avviene ad inizio primavera ed inizio estate. Si si possono ammirrare i cisti in fiore durante le passeggiate nel tratto dal Porto al Castello, e nei sentieri interni dell'Isola. |
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Eriche: E' una pianta legnosa, con foglie sempreverdi ed aghiformi presenta fiori campanulati rosei i frutti sono capsule o bacche. Fiorisce da febbraio a giu-
gno nei boschi di pino, nei prati e nei pascoli aridi di tutta Europa.
E' una importante mellifera per la fioritura precoce. Si torvano in maggior concetrazione nelle zone a nord dell'isola. |
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Fichi degli Ottentotti: Pianta esotica importata sull'isola, e proveniente dal sudafrica. Gli steli delle foglie creano cascate verdi sulle falesie di granito. In Aprile e in Maggio la fioritura con grandi fiori rosa inteso caratterizzano vari tratti di costa.Si può ammirare la fioritura sulla punta del Lazzaretto e al Capel Rosso. |
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Lentisco: II lentisco è una delle speci più tipiche della macchia mediterranea.
In Italia è diffuso lungo tutte le coste, in particolare quelle rocciose, tranne che nell'alto Adriatico. E' la pianta caratteristica dei litorali mediterranei disboscati che ospitavano anticamente anche il carrube e l'olivastro. Ora si trova ancora onsociato con queste specie ma forma anche consorsi puri. Il lentisco è una pianta a forma di arbusto, qualche volta a forma di albero. Ha un tronco molto ramificato che forma una folta chioma arrotondata. Le foglie sempreverdi sono composte da coppie di foglioline verde chiaro e lucide sopra, più chiare e opache sotto, hanno margine intero. I fiori sono giallo-verdastri, i frutti sono delle piccole drupe rosse, rotonde e ricche di grassi, all'interno il seme è di un colore verde brillante. La corteccia è bruna e si desquama con l'età. Il fusto possiede un succo resinoso-gommoso. Il lentisco è anche detto falso pepe, perché le sue foglie e i suoi frutti, se stropicciati, emanano un forte odore di pepe. Il lentisco è stato utilizzato dall'uomo per usi molteplici. Il prodotto più noto è la resina, detta "mastice di Chio", perché la sua produzione era molto abbondante nell'isola Greca. E' stata usata come astringente, eccipiente di profumi e pomate, come profumo da bruciare e ancora oggi è apprezzata per le sue proprietà balsamiche. Le foglie erano usate per colorare le stoffe di giallo. I frutti si conservavano nel sale e servivano per aromatizzare le carni. Dal seme si ricavava, per pressione, un olio. Il legno, compatto, viene usato per lavori di tornio. E' anche pianta ornamentale. |
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Ginestre: Arbusto talvolta alberello alto fino a 2 metri, molto ramificato, rami rigidi che terminano con un mucrone (punta spinosa). Rami giovani sottili ricoperti da una leggera peluria, gli adulti di colore bruno sono privi di peli. Di colore giallo, riuniti in piccoli gruppi sui rami giovani, fioriscono da marzo a maggio.Specie tipicamente eliofila e xerofila, vegeta dal livello del mare fino alle zone interne con clima caldo-arido (600-800 mt.) Si possono ammirare gli arbusti gialli in fiore lungo la strada provinciale del Castello e nel versante nord. |
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Corbezzolo: E' un arbusto o piccolo albero con corteccia ruvida. Ha foglie lucenti, lanceolate. I frutti sono rossi a superficie ruvida. filirea da ottobre a gennaio producono i caratteristici frutti e bacche di diversi colori e forme. |
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Castagno: E' un albero maestoso, dalla chioma allargata. Ha foglie ovali, appuntite, dentate, portate da brevi piccioli. I fiori sono distinti in maschili e femmini li. I femminili sono raccolti a tré a tré dentro una cupola che poi si sviluppa nel riccio morbido all'intemo e pungente all'estemo. Il frutto è la castagna. Il legno di castagno è compatto, elastico, non molto pesante, molto resi stente agli agenti atmosferici perché ricco di tannino. Il castagno vuole un
terreno asciutto, ricco di potassio. Le sue radici non affondano in profondità
nel terreno, quindi non è l'albero ideale per imbrigliare i terreni. Si trovano alcune piante lungo la strada provinciale che conduce al Castello.
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Fumaria capreolata: II genere prende il nome dal latino "fumus", per l'aspetto nebuoso delle foglie La corolla è color crema, il calice violetto. Fiorisce in aprile/ ottobre. E' pianta infestante dei campi, di orti e vigne. Vive nell'area mediterranea e nell'Europa occidentale.
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Leccio: II leccio è uno degli alberi più caratteristici della macchia mediterranea. E' un albero sempreverde e viene usato come pianta forestale, ma anche come pianta ornamentale per i giardini rinascimentali. E' una pianta molto resistente e non ha bisogno di acqua preferisce i suoli calcarei forma boschi puri e, in questo caso, diventa un albero alto e impo nente, o partecipa alla formazione della macchia presentandosi sotto forma di cespuglio costituendo un groviglio impenetrabile con le foglie ruvida mente dentate e pungenti. Il legno del leccio è duro e compatto, la corteccia grigia e screpolata, la chioma larga e compatta è formata da foglie larghe e spinose ai margini se giovani, mentre quelle più vecchie sono strette e a margine intero, sono verde scuro e lucide di sopra, biancastre di sotto. I fiori sono gialli e compaiono in giugno. Il frutto sono le ghiande, verde chiaro, racchiuse in cupole squamose e sono alimento per i suini. Fornisce legna da bruciare ma anche per fare i mobili.
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