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Vagnoli: “Speriamo che una riforma del sistema possa garantire maggiori risorse, a rischio servizi essenziali” 

Sala gremita stamani a Palazzo Vecchio per l’incontro di Anci Toscana, Comune di Firenze e IFEL

La capacità di riscossione dei crediti comunali ha un fortissimo impatto sui bilanci e sulla capacità di erogare ai cittadini sevizi fondamentali e stamani la folla nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio era un segno tangibile dell’interesse dei Comuni per questo tema. Oggi si è tenuto infatti l’atteso incontro sulla riscossione coattiva diretta organizzato da Anci Toscana e dal Comune di Firenze con il contributo di IFEL, un’iniziativa che ha luogo mentre il processo della riforma fiscale è ancora in corso e dovrebbe compiersi nei prossimi mesi. 

Hanno aperto i lavori l’assessore a partecipate e attuazione del programma del Comune di Firenze Giovanni Bettarini e Filippo Vagnoli, sindaco di Bibbiena e delegato di Anci Toscana alla finanza locale.

“C’è una preoccupazione condivisa tra i Comuni non solo toscani ma italiani, in modo trasversale tra i vari schieramenti politici”, ha dichiarato Vagnoli. “I Comuni si trovano in difficoltà dal punto di vista del titolo I che è quello che riguarda sostanzialmente le entrate e le uscite per erogare i servizi ai cittadini. Un Comune eroga una miriade di servizi; l’esempio classico è quello delle mense scolastiche, dello scuolabus, degli asili nido per arrivare ai centri per le persone con disabilità: sono tutti servizi non obbligatori per legge e quindi i Comuni se non hanno entrate sufficienti possono andare chiaramente in crisi anche se sono veramente importanti per le nostre famiglie. La speranza è che una riforma del sistema di riscossione dei Comuni possa portare ad avere maggiori risorse nel titolo I di entrata, in particolare, perché ricordiamolo che a livello di spese gli aumenti sono stati considerevoli in questi anni e quindi c’è bisogno di avere maggiori entrate senza incidere troppo sulle tasche dei cittadini.”

“Abbiamo deciso ormai da anni di gestire in maniera diretta la riscossione coattiva”, ha sottolineato Bettarini. “È una scelta politica e organizzativa importante che hanno fatto le nostre amministrazioni con il supporto ovviamente dei nostri uffici: questo per far sì che rimanga sempre un rapporto con i cittadini di correttezza e di apertura anche nel momento in cui c’è la criticità della riscossione coattiva. Come sappiamo le risorse sono fondamentali perché servono per dare agli stessi cittadini i servizi a cui hanno diritto.”

Alessandro Canzoneri, responsabile unità organizzativa riscossione di IFEL, ha presentato i dati della rilevazione nazionale sulla riscossione con riferimento alla gestione diretta da parte dei Comuni. È emerso che il 65% dei Comuni esternalizza (Agenzia delle entrate o Concessionari privati) e il 22% gestisce in forma diretta con i propri uffici o con società in house. Se da un lato la gestione esterna sembra al momento presentare risultati migliori in termini di efficacia, dall’altro comporta costi diretti e indiretti significativi: per esempio surplus, depauperamento interno, perdita di controllo per l’amministrazione. Si rileva che le principali difficoltà perché i Comuni possano propendere per una completa internalizzazione derivano dalla carenza di personale e di competenze adeguate, data la complessità della materia. Ci sono però esperienze locali positive come le testimonianze riportate dai Comuni di Verona, Milano, Firenze, Prato, Ancona, Pescara, Poggibonsi e Clusone, in provincia di Bergamo.

In chiusura, la tavola rotonda sulla riforma della riscossione e sull’impatto atteso sulle attività dei Comuni con l’esperto Pasquale Mirto, l’avvocato tributarista e giornalista Sergio Trovato, l’esperto tributario Cesare Cava e Andrea Ferri, responsabile del dipartimento finanza locale Anci IFEL e vicedirettore di IFEL. È emerso che nella situazione attuale di attesa bisogna attrezzarsi per fare fronte autonomamente con strumenti innovativi alle necessità, accelerando i tempi della riscossione.


Per rivedere i lavori facebook.com/ancitoscana

   

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