scritto da Domenico Solari (Mecuccio)
L’otto di giugno prossimo andremo a votare sia per il Parlamento Europeo, che per il Consiglio Comunale dell’Isola del Giglio.
Ieri al Campese le due compagini concorrenti al governo dell’Isola per i prossimi cinque anni hanno avuto l’occasione di illustrare pubblicamente i propri impegni e palesare “Le promesse elettorali”.
L’una dice sinteticamente che “il proprio programma è quello di cinque anni fa, che era uguale a quello di cinque anni prima”.
Troppo semplice! Verrebbe da dire. In verità, pensandoci bene, non lo è.
Visto lo stato attuale del mio Giglio, di cui son tutti scontenti perché privo di molti dei presupposti basilari per la sicurezza, la stabilità e lo sviluppo economico, visto che, come accadeva più di cento anni fa, l’attività maggiore a cui si dedicano i Gigliesi è l’emigrazione, in effetti credo che un programma di tre parole (Salute, Scuola, Lavoro) sia molto più credibile dei tanti discorsi pronunciati da chi sta governando senza interruzione da quindici anni e non è riuscito a concludere un granché. “Le parole le porta via il vento.” Qualcuno ricorda, oppure, e mi sembra anche più appropriato, “Chi semina vento, raccoglie tempesta!” Ci è stato spiegato, anche dagli attuali amministratori che si ripropongono, quello che sarà il Giglio nel futuro: sono stati elencati tutti i parcheggi che verranno realizzati, tutte le centrali a idrogeno che verranno costruite, tutti i traghetti che verranno allestiti per il Giglio, tutte le discoteche e i centri di ritrovo che verranno realizzati, tutte le catenarie che verranno installate.
Un dato, però, mi è completamente sfuggito: “Quando? Quali saranno i reali tempi di realizzazione di tutto ciò?” Ci sono voluti quindici anni per elaborate, in camera blindata, senza sentire nessuno, il disegno del Futuro Giglio; quanti ne occorreranno, alle medesime persone, per realizzarlo?
Riusciremo noi a vedere un cambiamento?
Personalmente ho scelto di ritornare a vivere sulla mia Isola da pensionato. Sono un attento osservatore e voglio un gran bene disinteressato al mio “Scoglio”, ho più volte dato all’attuale amministrazione, per scritto, la mia disponibilità su temi di mia specifica competenza tecnica senza avere alcun riscontro, salvo la palese auto-contraddizione.
Quella squadra adesso si ripresenta per la quarta volta, promettendoci un Giglio improbabile, non raggiungibile se prima non saranno concretamente sciolti i nodi della Salute, della Scuola e del Lavoro per invertire il flusso dei Gigliesi che preferiscono lasciare l’isola per il continente.
Solo allora, su nuove basi sociali solide ed organizzate si potranno cogliere i doni di una Politica partecipata e praticata democraticamente da tutta la popolazione nell’interesse della popolazione medesima.
Il percorso che prospetta la lista “Progetto Giglio” non si presenta proprio in discesa, Ci saranno da fare sacrifici per assicurare alle nuove generazioni lo sviluppo contino e lasciarsi alle spalle l’attuale senso di abbandono e sciatteria.
Io sto con Armando e la sua squadra!
Mecuccio