scritto da Carlo Vellutini
“Le Isole dell’Arcipelago Toscano, a differenza di quanto sta avvenendo, devono avere una loro centralità, per questo presenteremo un emendamento al Piano Regionale di Sviluppo in questo senso”. Così i consiglieri regionali della Lega Andrea Ulmi e Marco Landi intervengono sulla questione delle Isole, in particolar modo quelle minori.
“Ci sono criticità – sostengono Ulmi e Landi- che, sempre più spesso vengono denunciate dai sindaci: sanità, scuola, ambiente, energia, mobilità fra le isole e trasporti marittimi”. Sulla sanità delle Isole la Lega puntualizza. “Sui medici di medicina generale ci sono grandi difficoltà sulla terraferma, pensiamo che cosa può avvenire sulle Isole – sostiene Andrea Ulmi, che è vicepresidente della commissione Sanità- Porto l’esempio del Giglio dove con il pensionamento del medico residente il sistema è saltato e l’arrivo di medici dal Continente limitatamente all’orario del turno presenta tutta le difficoltà del caso, dimostrando come l’attuale sistema sanitario fa fatica ad adattarsi a queste realtà e con il rischio che l’Isola resti per alcune ore senza un presidio”.
C’è poi la scuola. “Sulla scuola- sostiene Marco Landi, portavoce dell’opposizione—per le isole minori il vero problema è la ‘discontinuità didattica’. L'istruzione obbligatoria di fatto non è contemplata per piccole isole, visto che molte non hanno le superiori, nel caso dell’Arcipelago Toscano mancano nei comuni al Giglio e a Capraia, dunque l’obbligatorietà si ferma ad otto anni, mentre i due rimanenti devono essere coperti sulla terraferma”.
C’è poi il prezzo dei carburanti, criticità spesso evidenziata dai sindaci. “Si toccano e si sono toccate cifre esagerate, anche di due euro e cinquanta, forse di più, per la benzina – sostengono Ulmi e Landi - sembra quasi una punizione per chi vive sulle isole e questo si riversa sulla competitività delle stesse, anche in ambito turistico”. Un altro problema è la mobilità tra Isole e continente, ma anche tra isola e isola. “Non esiste – denunciano Landi e Ulmi- la possibilità di muoversi tra le isole dell’arcipelago, ma questo è possibile solo attraverso la terraferma.
Pensiamo che Giglio e Giannutri, pur essendo nello stesso comune, non hanno un collegamento interno, ma non c’è neppure tra il Giglio e l’Elba o tra l’Elba e Capraia”. Un ultimo aspetto riguarda le fonti energetiche rinnovabili. “Le Isole – concludono Ulmi e Landi - ben si prestano a fonti energetiche rinnovabili, peccato che ad esempio all’Isola del Giglio ed a Giannutri si continui a produrre energia con gasolio e che non siano collegate alla terraferma da un elettrodotto, promesso da anni e mai realizzato. A Capraia, invece, di recente è stata realizzata una centrale a biodiesel”.