scritto da Angelo Stefanini
Ancora un appuntamento di prestigio per il Coro dei Minatori di Santa Fiora. Dopo quelli di aprile al teatro dei Filodrammatici a Milano, di luglio al teatro comunale di Tesero in val di Fiemme, ospiti della locale Fondazione Stava 1985, nell'ambito delle celebrazioni per i trentacinque anni dalla tragedia
e di settembre nella sala polivalente del quartiere Isolotto di Firenze, intitolata a Giorgio La Pira, ospiti della Fondazione padre Ernesto Balducci di cui ricorrono quest'anno i cento anni dalla nascita, martedì prossimo saremo alla Casa della Memoria del comune di Milano, per uno spettacolo che avrà, tra l'altro, il patrocinio del comune stesso.
Sarà l'ennesima occasione per far conoscere fuori dalla Maremma e dalla nostra provincia, canti, storie e tradizioni tipiche e peculiari del nostro territorio. Con un'attenzione particolare a ciò che è stato il duro lavoro dei Minatori e per il quale, anche il Giglio, proprio per i suoi trascorsi, può essere citato a pieno titolo. Per una volta mi sia consentito di citare tutti i componenti attuali del Coro oltre al sottoscritto. Gianmarco Nucciotti chitarra e voce, Niccolò Sensi al basso, Domenico Giaramita alla batteria il "maestro" Giuliano Travi storico fisarmonicista del gruppo. E poi Giuliano Martellini, Renzo Verdi, Mauro Bernacchi, Oriano Marretti, Pierluigi Luciani, Cristian Giardi, Marco Rosati, Cristiano Bocchi e per ultimo Simone Ottaviani, ormai gigliese di adozione.
L'ingresso allo spettacolo è nominativo e va prenotato, cosa che ho fatto personalmente per alcuni amici che a vario titolo sono a Milano e che mi hanno contattato in tal senso. E la cosa non può che farmi piacere.