Giani incontro pnrrfonte Toscana Notizie

A Palazzo Strozzi Sacrati primo dei tre incontri programmati dal presidente con il mondo istituzionale

“Grande costruttività, concretezza, grandissima maggioranza dei sindaci di capoluogo presenti e dei presidenti di provincia: ogni assessore ha dato il quadro di come le missioni si esprimono in linee di finanziamento e c’è già la concretezza per almeno 1 miliardo e mezzo con bandi e forme di intesa che la Regione ha creato con il Governo, i ministeri e i dipartimenti”.

Eugenio Giani esce dalla riunione che per l’intera mattina ha impegnato la platea istituzionale che ha riunito in piazza del Duomo per un primo confronto sul Pnrr. 

Al tavolo di presidenza in sala Pegaso, oltre allo stesso Giani, il presidente di Anci, il sindaco di Prato Matteo Biffoni e quello di Upi, Luca Manesini, presidente della Provincia di Lucca. Il direttore generale della Giunta, Paolo Pantuliano e il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo.

In platea gli assessori, che uno a uno illustrano lo stato dell’arte dei progetti – presenti e venienti – nelle loro materie di competenza; i sindaci dei comuni capoluogo – Firenze e Lucca hanno mandato dei delegati -, i presidenti di Provincia, i presidenti di commissione, i capigruppo e il portavoce dell'opposizione del Consiglio regionale. “Al di là di maggioranza e opposizione, delle diverse forze politiche, è stato un dibattito molto costruttivo” spiega Giani, e che prepara le prossime tappe: sabato 6 novembre sarà la volta dei sindaci dei comuni toscani e dei consiglieri regionali e quello successivo, il 15 dei parlamentari. 

“Abbiamo offerto un quadro di come si può agire per portare più progetti possibile della Toscana a essere finanziati con il Pnrr” afferma Giani, che durante la riunione ha indicato un metodo da condividere a tutti i livelli istituzionali per far fronte a un lavoro complesso. “Ci sono 6 missioni in cui è articolato il Pnrr, divise in 16 componenti che attivano a loro volta più di 160 linee di finanziamento: a poco a poco ci stiamo sintonizzando tra comuni, province e governo. La Toscana gioca molti dei suoi investimenti futuri e delle sue potenzialità di crescita nel passaggio, più o meno immediato, dai progetti alle realizzazioni: è un volano di crescita”.

In evidenza il fatto che “non ci saranno dei progetti eclatanti come si pensava all’inizio, ma tanti piccoli progetti che corrispondono alla capillarità dei territori”. E anche la necessità, emersa a più riprese, di “superare la burocrazia: dobbiamo dare il nostro contributo perché il Paese possa fare una bella figura” ha detto il presidente. Nel corso dell’incontro è stato illustrato uno dei passaggi più significativi condiviso dalla Regione con Anci e Upi: la predisposizione di un pool con 53 professionisti assegnati da un decreto legge alla Toscana sui 1000 previsti a livello nazionale: professionisti ed esperti per supportare  le amministrazioni nella gestione e semplificazione delle procedure relative ai settori di intervento. 

Il confronto di questa mattina ha già fatto emergere alcune necessità, ad esempio nel caso delle energie rinnovabili e dell’ambiente: “Il Pnrr ci dice 25 chilometri di pannelli fotovoltaici, ma dove li collochiamo, nelle superfici coltivate, nei terreni agricoli, nelle arre industriali dismesse?” si domanda il presidente che indica con i giornalisti la necessità di una legge che “identifica il metodo per individuare le superfici adatte, salvaguardando la necessità di tutelare un paesaggio unico al mondo”.  

Parlando con i giornalisti al termine della riunione, il presidente ha precisato a domanda che il Pnrr non consente di finanziare grandi interventi infrastrutturali stradali, salvo la strada a 1,5 miglia dal mare a supporto dei porti. Nel caso della Toscana viene finanziato il secondo lotto Gagno-porto di Piombino della bretella di collegamento alla statale 398 della Val di Cornia.

   

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