In data 7 giugno scorso veniva pomposamente e per l'ennesima volta data notizia dell'acquisizione (comunque parziale) della Rocca Pisana al Comune del Giglio con immancabile servizio fotografico. Iniziativa tipica, come al solito, della politica degli annunci di facciata e dai toni che lascerebbero ragionevolmente pensare che il taglio del nastro e l'inaugurazione dei pluriannunciati progetti di pubblica utilizzazione, siano ormai questione di giorni.
È stato spesso osservato da molti che anche i nostri interventi, anche se di critica costruttiva all'opera della maggioranza, siano spesso viziati da eccesso di tecnicismo amministrativo e troppo lunghi.
Questa volta quindi, per amore di sintesi e perché ci si renda conto di quanto i cittadini vengano presi in giro, pubblichiamo la foto della Rocca diffusa nel comunicato del Comune e due foto sullo stato attuale, in modo che ognuno possa giudicare:
Se poi i cittadini volessero essere meglio informati sull'iter dell'intera vicenda e avessero voglia di continuare a leggere, possono farlo di seguito. Premettiamo solo che durante l'ultimo Consiglio Comunale, dopo l'intervento della minoranza che denunciava la voragine di denaro pubblico speso in decenni di inutili lavori, il sindaco, con un triplo salto mortale e mezzo degno del migliore campione olimpico, affermava ufficialmente che “l'intera vicenda del restauro della rocca pisana di Giglio Castello rappresenta il classico esempio di fallimento dello Stato.
Continuiamo quindi con la cronistoria:
Ortelli, nel decreto sul federalismo non rientrano i beni storico come la Rocca Pisana (https://www.ilgiunco.net/2013/12/31/ortelli-nel-decreto-sul-federalismo-non-rientrano-i-beni-storico-come-la-rocca-pisana/ ). Così esordiva il sindaco Ortelli in un comunicato stampa del 31.12.2013.
E ancora: ”Sulla Rocca, bene non cedibile con il Federalismo abbiamo attivato dal 2012 la procedura per Accordo di Valorizzazione con l’Agenzia del Demanio e con i Ministeri competenti”. …....“ I beni del demanio storico-artistico come la Rocca Pisana non sono ricompresi tra quelli previsti nelle nuove procedure semplificate per il trasferimento agli enti territoriali di immobili (del c.d. Federalismo Demaniale). I beni a cui fa riferimento il decreto sono solo terreni, come i ferriferi demaniali delle località Scanderia – Scoglio nero – Vena-Grotte ecc. ovvero terreni che sono soggetti a usi civici, zona Parco ed altro e pertanto suscettibili di confronto diretto con Agenzia del Demanio e Parco”.
Nel 2014 il sindaco cambia opinione è ammette che “la Rocca Pisana potrà essere acquisita, attraverso un ACCORDO DI VALORIZZAZIONE E SARÀ COME FULCRO DEL TURISMO”.
Sempre nel 2014 l'Amministrazione Comunale si è vista assegnare, dal Ministero dell’Ambiente, un finanziamento di euro 800.000, per tramite dell'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano, per la realizzazione di un percorso museale ed un punto di attrazione turistica all'interno della Rocca di Giglio Castello.
Come sempre il sindaco Ortelli trova sempre in maniera molto monotona di giustificare i ritardi con la definizione delle pratiche burocratiche e non poteva inserire anche in questo caso, la vicenda del naufragio di Costa Concordia, per concludere l'Accordo. In realtà l'evento disastroso non c'entra per niente se solo ci fosse stato impegno tempestivo nel 2010 e 2011, dato che per l’ambito dei beni culturali, vale una speciale disposizione chiamata “federalismo demaniale culturale” vigente molto prima dell'emergenza Costa Concordia (art. 5, comma 5 del D. Lgs. 85/2010 e circolare 18 del 18 maggio 2011 del Segretariato generale del Ministero). Le parti (Demanio, Ministero, Ente territoriale interessato) pattuiscono e garantiscono l’obiettivo della massima valorizzazione previsto dall’art. 1 comma 2 del Decreto tramite l’accordo di valorizzazione culturale ( leggi Federalismo demaniale culturale - Segretariato Regionale MiC per le Marche (beniculturali.it) .
Questa volta la notizia – stranamente - viene data dall'intero gruppo dei consiglieri di maggioranza di ORGOGLIO GIGLIESE che il sindaco ha considerato a suo tempo, quali componenti di una “lista civica seria, coerente, impegnata e credibile” ma la sostanza è ben diversa ed anzi a sentire i commenti della gente, anche su questa vicenda, partono battute ironiche nei loro confronti.
Per quanto ci riguarda possiamo ben dire che di tutte le iniziative che vengono dette a PAROLE, pochissime se non nessuna sarà realizzata, basta vedere come non vanno avanti i lavori;
Da quell'anno, con il contratto d'appalto i lavori, dopo qualche mese, si sono fermati ed, allo stato dell'arte, i turisti che scendono dagli autobus rimangono allibiti ed esterrefatti nel vedere in bellavista l'esterno della Rocca Pisana, circondata dal ponteggio con la rete di protezione che le intemperie hanno stracciato, per creare un effetto visivo devastante, come i palazzi di Beirut in Libano.
Questo al momento è la situazione di fatto, la Rocca resta un cantiere edile, inutilizzabile per manifestazioni pubbliche e c'è poco altro da dire perché l'auspicato “fulcro del turismo della Rocca Pisana” , valutate tutte le circostanze, a nostro giudizio, sarà realizzato, nella migliore delle ipotesi, nel prossimo mandato amministrativo.
I CONSIGLIERI COMUNALI
GUIDO COSSU ARMANDO SCHIAFFINO