Dal 21 al 25 giugno sul mare e dal 26 giugno al 17 luglio tra i laghi
Il Festival organizzato dall’associazione artistica e culturale Segni d’infanzia, promosso dal Comune di Mantova e dal Comune di Isola del Giglio, patrocinato tra gli altri da Comitato Italiano per l'Unicef, è sostenuto dal MIC – Ministero della Cultura, da Fondazione Cariplo, Dutch Performing Arts, Fondazione Banca Agricola Mantovana e Banca Monte dei Paschi di Siena, Ambasciata del Belgio, e tra gli sponsor da Tea, Maregiglio, Global Informatica, Levoni.
SEGNI NEW GENERATIONS FESTIVAL - Festival di teatro e arte dedicato a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, famiglie, ma anche operatori culturali e insegnanti - che da sedici anni ha come palcoscenico la città di Mantova, sbarca all’Isola del Giglio dal 21 al 25 giugno, per un’anteprima d’eccezione. Questa solo una delle novità di quest’anno: il festival infatti si sdoppia e si spalma su un periodo più lungo e a cavallo fra due stagioni con oltre 300 eventi. E dopo 5 giorni di teatro tra la natura e il mare dell’Isola dà appuntamento tra i laghi mantovani e l’arte della città dei Gonzaga, dal 26 giugno al 17 luglio e poi dal 23 ottobre al 2 novembre. Un festival che si trasforma come strategia di sopravvivenza proprio come fa il Camaleonte, animale simbolo di quest’anno, disegnato da un maestro delle trasformazioni, Arturo Brachetti, artista testimonial di SEGNI 2021.
Il programma completo del Festival è stato presentato oggi in conferenza stampa in diretta dall’Isola del giglio, dalla meravigliosa terrazza con vista mare dell’Hotel Castello Monticello, e trasmessa online su segninonda.org. Un progetto artistico, quello pensato per l’isola, che pone l’attenzione all’ambiente, alla cura e alla simbiosi fra scena naturale e spettacolo, e che è stato ideato dalla Direttrice artistica Cristina Cazzola con la consulenza, in situ, di Andrea Giannoni, attore e regista dell’associazione Hey there! I am using theater. Il programma prevede 40 eventi tra rappresentazioni teatrali e spettacoli itineranti, laboratori artistici e appuntamenti con gli autori, spazi d’incontro e dibattito sulla ripresa del teatro inseriti fra i suggestivi spazi architettonici, panoramici e naturalistici dell’isola, per offrire una proposta culturale di alta qualità che si configuri anche come forte esperienza sinestetica.
UN’ISOLA IN FESTIVAL. SEGNI al Giglio rientra nel progetto “L’isola dei festival” che ha visto sette associazioni mettersi in rete e lavorare alla creazione di una proposta di festival ed eventi da maggio a ottobre che spaziano dalla musica all’archeologia, dal teatro alla fotografia, fino all’enogastronomia. Da Mantova, l’associazione Segni d’infanzia esporta un brand culturale di respiro internazionale rivolto al giovane pubblico e lo declina alle specificità dell’isola. Cosa farebbero gli abitanti del Giglio se una mattina il sole, da dietro l’Argentario, sorgesse quadrato? Provano a raccontarlo gli artisti fiamminghi di Diorama (3 – 8 anni) che vanno in scena in Piazzetta Lombi con uno spettacolo che salta fuori da una valigia e fa scoprire come le trasformazioni, anche le più assurde, possono diventare divertenti. A evocare il connubio tra natura e fiabe tradizionali, cifra stilistica del festival al Giglio, ci pensa il protagonista di Lupus in fabula (dai 3 anni in su), un lupo appunto – interpretato dall’attrice Sara Zoia - che aiuta a parlare di emozioni. Le emozioni entrano in gioco anche nello spettacolo di Factory Compagnia Transadriatica, Primo Studio da Hamelin (da 6 anni in su), presentato in anteprima al Giglio, che sperimenta un’inedita fruizione della narrazione in cuffia,
offrendo un’esperienza particolarmente immersiva e coinvolgente ad adulti e bambini che si ritrovano nel grande gioco del teatro, a ricostruire la storia del noto pifferaio. Sempre grazie a un dispositivo con cuffie si possono ascoltare, sussurrate all’orecchio, anche le Favole della buonanotte (da 4 anni in su), un rituale immancabile alla sera, da fare in spiaggia al mare a Campese presso il Bagno da Meco, guardando le stelle. Per esplorare la vastità di storie legate al meraviglioso mare che circonda l’isola c’è, in Piazzale della Fonte, lo spettacolo Fiabe di Mare (da 5 anni in su), tre racconti ispirati alla tradizione popolare italiana parte di una trilogia nata dal progetto “Paese che vai, fiaba che trovi” dell’associazione Hey there! I am using theater, con adattamento e regia di Andrea Giannoni e tre giovani attori Emma Abdelkerim, Moreno Corà, Gaia Rum. Un incredibile gioco teatrale che intreccia la poesia alle discipline circensi è invece lo spettacolo On the road della compagnia ArteMakìa con la regia e la drammaturgia di Milo Scotton che chiude, il 25 sera alle 22:00, l’edizione speciale di SEGNI al Giglio.
Dal teatro ai laboratori. Al ricco programma di spettacoli, si aggiungono anche due diverse tipologie di laboratori: al mattino tutti i giorni, per bambini dai 6 anni, lo Spazio Lombi si trasforma in atelier sui linguaggi artistici con Sara Zoia e I segreti del Camaleonte; per i ragazzi dai 12 anni invece, al pomeriggio, l’appuntamento è con il workshop Gli amici del pifferaio in compagnia degli attori della Compagnia Factory per scoprire come nasce uno spettacolo teatrale e contribuire al processo di creazione. E ancora: ogni giorno, all’ora dell’aperitivo, un autore diverso, di passaggio sull’isola, incontrerà nelle più suggestive piazzette – Lombi, Piazza della Cisterna e Piazzale della Fonte - grandi e piccini, parlando, leggendo o giocando con la propria opera letteraria nell’appuntamento Laboratorio con l’autore (dai 5 in su). Ci saranno Federico Taddia con il libro Vi teniamo d’occhio scritto insieme a Potito Ruggero, un ragazzino di 13 anni che è l’equivalente italiano di Greta Thunberg; Matteo Corradini con “Solo una parola” per scoprire come si può raccontare la memoria e con “Annalilla” che parla dell’estate come un’avventura bellissima; Lucia Vaccarino con “Attenti al clima” e Carlotta Cubeddu che ci fa esplorare le parole e la musica al tempo dei social con “Penso, parlo, posto”.
Le nuove generazioni nel dibattito internazionale. Al fine di inserire SEGNI al Giglio all’interno di un più ampio dibattito internazionale sul Teatro per le nuove generazioni, agli appuntamenti sull’Isola si aggiunge la Teen Academy Lighthouse Dialogues con la presenza di operatori culturali e adolescenti, critici teatrali e artisti da diverse parti d’Italia e d’Europa: una serie di incontri giornalieri con workshop, dibattiti, scambio di pratiche e competenze. Gli scenari ogni giorno diversi, dalla pineta sopra al Castello fino ai fari del Giglio, aiuteranno i cambi di prospettiva per confrontarsi ogni volta su un tema diverso. Il gruppo condividerà la visione degli spettacoli e l’aggiornamento di un diario di bordo, fatto di video e podcast. SEGNI ha anche un programma OFF ricco di eventi promossi dagli abitanti e dalle associazioni dell'isola, tra cui la performance Cosa Cosò il Giglio che sul traghetto Maregiglio (partenza Porto Santo Stefano) dà il benvenuto durante le giornate del festival e per tutta l’estate. Appuntamento con il Giglio, il 23 giugno alle 21:00 in Piazzale della Fonte, è invece uno spazio d’incontro tra gli operatori culturali dell’isola e quelli “forestieri”, approdati al Giglio per il festival SEGNI, in cui viene presentata la lunga tradizione culturale del territorio e raccontato il nuovo progetto “L’isola dei Festival”.
SEGNI D’ESTATE A MANTOVA. Dopo l’avventura al Giglio il festival aspetta le famiglie a Mantova, dal 26 giugno al 17 luglio, con 80 eventi in 20 giorni e in spazi outdoor che portano a sperimentare nuove location, nuove tematiche e nuove tecniche. Spettacoli e laboratori, dedicati a spettatori dai 18 mesi ai 18 anni, sono distribuiti tra la mattina, il tardo pomeriggio e la sera in modo da offrire sia una proposta di attività da integrare a quelle dei campi estivi che un tempo da condividere con la famiglia. Per i nidi e le scuole dell’infanzia, ancora aperte in quel periodo, SEGNI d’ESTATE diventa l’occasione per chiudere l’anno scolastico portando i piccolissimi a teatro. Nel weekend di apertura, a inaugurare questa
edizione speciale di SEGNI ci sono due eventi imperdibili: il laboratorio TxC – Teatro per corrispondenza (da 4 anni in su e per tutti) e lo spettacolo acrobatico con uno spunto di riflessione sulla sostenibilità, Petit, in programma grazie al contributo di Gruppo Tea. TxC vede le famiglie coinvolte nella costruzione dello spazio scenico attraverso l’allestimento della propria tenda nel Chiostro del Museo Diocesano, dove poter poi esplorare le emozioni legate alle paure guidati dall’artista Simone Guerro e interagendo con gli oggetti di uno speciale kit di teatro da tavolo che i partecipanti porteranno con sè. Un’esperienza che non si conclude al festival, ma continua a casa, o dove ciascuno vorrà, con due appuntamenti in collegamento via podcast (il 4 e l’11 luglio) per l’ascolto di nuove fiabe da mettere in scena.
Grandi temi ambientali. Per riflettere sull’importanza dei piccoli gesti sostenibili arrivano i due acrobati di Red One Duo con lo spettacolo, adatto a tutte le età, Petit, un magico gioco aereo alla ricerca del giusto equilibrio, evento che rientra nella collaborazione con il Gruppo Tea che rinnova il sostegno al festival con il quale porta avanti una missione di sensibilizzazione ambientale delle nuove generazioni che include anche i laboratori Le mille trasformazioni della materia (6 – 10 anni) per spiegare e mettere in pratica in maniera creativa le regole delle 4R (riduci – riusa - ricicla – recupera) che racchiude il segreto per limitare il nostro impatto ambientale. L’acqua, elemento che ci riporta alle origini e che è fortemente legato anche alla città di Mantova, è protagonista dello spettacolo H2Ops! (3 – 10 anni) di Consorzio Balsamico che ne raccontano la natura come una favola scientifica che si fonde con la poesia del crescere. Per la ricerca dell’acqua, bene vitale, inizia il viaggio e l’avventura del protagonista de Il respiro del vento (6 – 10 anni) di Cada Die Teatro. E ancora, per ricordarci dell’importanza di prenderci cura dell’ambiente che ci sta intorno, Storia d’amore e alberi (da 6 e per tutti) della compagnia INTI.
Per i più piccoli. Per la fascia dei 18 mesi due le proposte in programma: una nuovissima, di Scarlattine Teatro – Campsirago Residenza, Corpo lib(e)ro, che è una vera e propria avventura esplorativa fra corpo e libri, e l’altra di Teatro all’improvviso che con Piccola ballata per Peu immagina la vita nella pancia della mamma e il viaggio verso il mondo esterno come una danza di colori, luce e musica. Dai 2 anni invece l’ultima produzione de La Baracca Testoni Ragazzi, Cornici, che esplora la dimensione del ricordo, usando segni e disegni per costruire una sorta di alfabeto emozionale della memoria. Dopo essere stati al Giglio gli artisti fiamminghi della compagnia Hanafabuki continuano il loro tour in Italia portando anche a Mantova Diorama (3 – 8 anni): spettacolo che esce letteralmente da una valigia per trovare il lato divertente anche nei cambiamenti improvvisi.
Le nuove location, tra spazi outdoor e luoghi d’arte. Le atmosfere gotiche di un grande classico della letteratura inglese rivivono, grazie allo spettacolo Il fantasma di Canterville (da 7 in su) di Factory Compagnia Transadriatica, nel suggestivo ambiente del Tempio di San Sebastiano realizzato dall’Alberti per i Gonzaga. L’evento rientra nel progetto “Partiamo dal Te” con il contributo del PIC – Regione Lombardia e regala al festival una nuova location tutta da riscoprire. Perché SEGNI è anche un’occasione per vivere il patrimonio artistico in maniera inedita e così risalendo dalla via del Principe, tra le stradine del centro, la Loggia del Grano ospita diversi spettacoli tra cui Area52 (dai 5 in su) con le sue atmosfere spaziali e clownesche, mentre Palazzo Ducale accoglie negli ambienti della Sala Capitani due spettacoli tra cui, Sii Gentile e abbi coraggio (da 6 anni in su) di Orto degli Ananassi. Tra i nuovi luoghi all’aperto del festival c’è il Chiostro del Museo Diocesano che diventa location ideale per le Favole della buonanotte (dai 4 in su): storie narrate in cuffie da un’attrice a lume di candela. Nell’ambito del progetto E se diventi farfalla sostenuto da Fondazione Con I Bambini sono previsti invece i laboratori I segreti del camaleonte (da 3 e per tutti) per sperimentare i linguaggi artisti e i colori come forme di espressione.
Per i più grandi. Tante e diverse le proposte per i ragazzi dai 12 ai 18 anni, le cosiddette TEEN Activity che rafforzano la relazione e implementano la comunità dei giovani spettatori attivi di SEGNI: tra gli spettacoli, Invincibili della compagnia La Pulce che è una radiocronaca appassionata e appassionante che ripercorre le storie di atleti che si sono battuti per un ideale, spingendosi oltre la sfida sportiva, contro ogni discriminazione; una nuova avventura de Le Canaglie di Carrozzaria Orfeo – Lighthouse days - creata in occasione di SEGNI 2021 a partire dal confronto con il gruppo dei TEEN Ambassador; gli scatenati danzatori olandesi, De
Dansers, con il nuovo progetto Testmakers: un passo a due a cui è abbinato un workshop per far scoprire l’energia e la forza comunicativa della danza, adatto anche a partire dai 6 anni. E ancora l’appuntamento con Ippolito Chiarello che porta la sua esperienza del Barbonaggio teatrale e crea insieme a giovani artisti una performance itinerante e narrativa, (da 5 anni e per tutti), che va in scena con Subito in piazza nel chiostro del Museo Diocesano.
Un programma complementare con contenuti extra, spunti didattici, proposte di formazione e approfondimento sarà anche online sulla piattaforma segninonda.org che diventa anche progressive APP scaricabile sul proprio cellulare con il programma completo della manifestazione da consultare.
Prenotazioni e acquisto biglietti a partire da giovedì 10 giugno su vivaticket.it o presso la biglietteria del festival nella sede di Segni d’infanzia associazione, via L.C. Volta, 9/B. Contatti biglietteria: 0376.1514016 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Prenotazioni: Dal 10 al 18 giugno, dal lunedì al venerdì, presso la sede di Segni d’infanzia, dalle 13:00 alle 18:30. Poi dal 28 giugno al 16 luglio, dalle 17:00 alle 19:00.
segnidinfanzia.org –su: segninonda.org
“SEGNI New Generations Festival è ormai alla sua sedicesima edizione e anche quest’anno porterà una ventata di novità, divertimento, esperienze ed emozioni con la forza della creatività e della capacità di rinnovarsi che caratterizzano questo straordinario evento. Viviamo un tempo che se da un lato paga il prezzo di una pandemia fortemente limitante, per i più giovani in particolare sul fronte della socialità e delle relazioni, dall’altro ci chiede con insistenza di essere protagonisti del cambiamento epocale che la società sta vivendo. SEGNI, come altri festival ed eventi proposti e realizzati con generosità dal mondo della cultura, ha risposto a questo appello con un’edizione centrata proprio sul tema del cambiamento, adottando come simbolo di quest’anno il camaleonte e offrendo alle nuove generazioni, ma non solo a loro, un calendario di eventi ed iniziative ricco e coinvolgente. Quella degli organizzatori, degli artisti e dei tanti partner e collaboratori, che ringrazio a nome di tutta la nostra città è una proposta intrisa di ottimismo, sogno, stupore ma anche di lucido attaccamento alla realtà che viviamo. Un guardare al futuro partendo dal presente, dalla condivisione di un’esperienza attraverso il linguaggio universale dell’arte. A tutte e a tutti buon Festival".
Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova
“Sono orgoglioso di poter ospitare sulla nostra Isola SEGNI al Giglio, cinque giorni di spettacoli e di laboratori teatrali artistici di rilievo nazionale ed
internazionale, dedicato ai bambini ed alle famiglie. Lo sono anche perché i bambini e gli adolescenti sono le generazioni che maggiormente hanno sofferto per le restrizioni della pandemia e ripartire con una manifestazione dedicata anche a loro ha un grande significato, sia concreto che simbolico. L’Isola del Giglio, però, vuole crescere nella sua offerta turistica e lo vuole fare attraverso manifestazioni di spessore culturale come SEGNI New Generations Festival nata a Mantova e che ha registrato fin da subito grande successo. Sono sicuro che il connubio tra il Giglio e SEGNI andrà avanti per molto tempo e che saprà attirare grande attenzione”.
Sergio Ortelli, Sindaco Isola del Giglio
ARTURO BRACHETTI È L’ARTISTA CHE HA DISEGNATO IL CAMALEONTE DI SEGNI 2021
In quindici edizioni di SEGNI New Generations Festival artisti diversi, affermati e riconosciuti, appartenenti al mondo della letteratura e della musica, dell’arte e della danza, hanno caratterizzato il visual dell’evento realizzando il disegno dell’animale simbolo dell’anno.
Da Dario Fo ad Alessandro Bergonzoni, passando per Altan ed Alessandro Sanna, fino a Virgilio Sieni, Giulio Romano - grande artista del passato rimesso in dialogo con la contemporaneità – e Vinicio Capossella che nel 2020 ci ha condotti, riflessivi, nella pancia della balena. Ognuno di loro, con il tratto distintivo del proprio segno grafico ha evocato storie e contenuti con i quali si sono confrontate le nuove generazioni anche e soprattutto attraverso il processo artistico che le vede, ogni anno, rielaborare il segno dell’artista nel concorso legato all’animale simbolo del Festival SEGNI.
Nel 2021, per l’anno del Camaleonte, la “matita” è passata al mago delle trasformazioni: Arturo Brachetti. Un artista letteralmente camaleontico con una galleria di oltre 400 personaggi, di cui 100 interpretati in una sola serata. Arturo non cambia solo colore dell’abito, ma l’intero personaggio. È così veloce che è stato inserito nel Guiness Book of Records e il suo primato rimane tutt’ora imbattuto.
In occasione della XVI edizione di SEGNI, il maestro del trasformismo internazionale, si è mimetizzato nell’animale simbolo del Festival disegnandone l’immagine e lasciando come segno di riconoscimento il suo inconfondibile ciuffo. Il Camaleonte realizzato dall’artista appare ben saldo sul suo ramo con le dita simili a tenaglie, la coda attorcigliata e lo sguardo sornione di chi sa di possedere un'arma preziosa: la meravigliosa capacità di adattamento a qualsiasi situazione.
Famoso in tutto il mondo, considerato un mito vivente nel mondo del teatro e della visual performing art, Brachetti è un profondo conoscitore del teatro internazionale e dello spettacolo; da anni affianca a quello di artista il ruolo di showteller (letteralmente raccontator di spettacoli), cioè divulgatore teatrale, con lo scopo di diffonderne la conoscenza in maniera semplice e coinvolgente. Inoltre è un regista e direttore artistico attento e appassionato, capace di spaziare dal teatro comico al musical, dalla magia al varietà.
Nell’evoluzione della sua carriera ha toccato il mondo dello spettacolo a 360°, cimentandosi sopra al palcoscenico, ma anche davanti a una telecamera e negli ultimi anni, sempre più di frequente, dietro le quinte: in Italia e all’estero ha diretto spettacoli e concerti oltre a commedie e musical di successo. Tra tutti spicca il rapporto storico e speciale con Aldo, Giovanni e Giacomo, di cui è il registra teatrale sin dagli esordi.
Nell’autunno 2021, a grande richiesta, Brachetti torna in scena con il one man show SOLO – The Legend of quick-change, un vero e proprio assolo del grande performer già applaudito in tutta Europa da più di 450.000 spettatori che ha visto quattro stagioni in quasi 400 repliche, la maggior parte sold out. Personaggio internazionale spesso in viaggio intorno al mondo, mantiene un forte legame con l’Italia, di cui porta sul palco quei segni distintivi che la rendono famoso in tutto il mondo: qualità, amore per il bello, gusto e, soprattutto fantasia.
www.brachetti.com - Facebook Arturo Brachetti Official Page
Instagram / Twitter /YouTube @arturobrachetti
IL CAMALEONTE – animale simbolo di SEGNI New Generations Festival 2021
Sfacciato, futurista e arcaico al tempo stesso, il Camaleonte è un rettile squamato che cambia colore per esprimere un preciso stato emotivo. Erroneamente c’è chi pensa che lo faccia per nascondersi, ma in realtà la variazione di colore – dovuta a strati di cellule specifiche che si trovano sotto la pelle trasparente di questo animale - è il suo modo di comunicare al mondo le proprie emozioni.
Usa i colori per comunicare con un forte richiamo all’arte visiva e ai linguaggi artistici che mettono in campo codici diversi per esprimere stati d’animo, concetti, storie.
Il Camaleonte è una creatura emozionale che invita ad esplorare l’universo degli stati d’animo che ci rendono tutti umani, a riconoscere e a comunicare senza paura le proprie emozioni perché non possono che renderci più belli e “colorati”.
Il suo agire mimetizzandosi inoltre è un invito ad essere sensibili all’ambiente che ci circonda senza alterarlo, nel rispetto di equilibri ed ecosistemi.
Originario dell’Africa, il Camaleonte, dimora spesso tra le fronde degli alberi che lo avvicinano al sole. Riesce a sopravvivere a lungo senza cibo: capacità dalla valenza simbolica, allude all’importanza di conservare le proprie energie per i momenti difficili. Diversi tribù associano questo animale a una divinità creatrice del mondo.
Una vera e propria meraviglia della natura che è simbolo per eccellenza di evoluzione. Si presta a raccontare le trasformazioni che vanno di pari passo con quelle esterne, i cambiamenti necessari per reagire meglio a una situazione circostante che muta improvvisamente. Proprio come è accaduto con la recente esperienza della pandemia.
Con le sue dita simili a tenaglie e la coda prensile è un maestro dell’arrampicata, coraggioso e meditativo. Con il suo andamento lento e ondulatorio ci ricorda che è possibile raggiungere i propri obiettivi, ciascuno nel rispetto dei propri tempi.
Ha grandi occhi che possono ruotare a 360°, l’uno indipendentemente dall’altro, consentendogli una visuale sempre totale e completa. Questa visione binoculare allude alla saggezza e la sua lingua appiccicosa e lunga suggerisce di prestare attenzione alle parole.
Tutte queste caratteristiche fanno del Camaleonte il simbolo perfetto della sedicesima edizione del Festival SEGNI che si arricchisce per il 2021 di nuovi colori, aprendo una finestra estiva accanto a quella autunnale. Un festival che si evolve, sperimentando nuovi spazi, luoghi e tempi. Un festival sensibile all’ambiente e alla sostenibilità che indaga a 360° così come il mondo delle emozioni che racconta e fa vivere.
COLORA (E RACCONTA) IL CAMALEONTE – animale simbolo 2021
Il concorso che ti trasforma!
Quando ti arrabbi... di che colore diventi?
Di che colore è la paura? E l'amore?
Quanto sai adattarti al mondo circostante?
Ti senti parte di questo mondo o sei più un...extraterrestre?
Stai crescendo: da che cosa capisci che ti stai trasformando?
In che cosa o in chi vorresti trasformarti? Chi, invece, vorresti trasformare?
E poi: hai... la lingua lunga?
Sei sicuro che ascoltare sia solo una questione di orecchio?
Quante domande sono legate al nostro animale simbolo! Il camaleonte è un caleidoscopio di colori, ma anche di spunti per esprimere uno stato d'animo, personale o collettivo, un'esperienza, o per immaginarti come sarai nel futuro. Soprattutto, è il simbolo della trasformazione e della reazione necessaria di fronte a una situazione circostante che muta.
Il Camaleonte di Arturo Brachetti è pronto per accogliere e accompagnare il tuo racconto da esprimere attraverso i colori, le parole, i suoni o una piccola performance di visual art, proprio come fa il grande artista! Partecipare al Contest è un modo per imparare a comunicare temi e a esprimere le emozioni usando i diversi linguaggi delle arti.
Come si partecipa?
- Scarica il Camaleonte di Arturo Brachetti dal sito segnidinfanzia.org e lasciati ispirare! Puoi aiutarti anche consultando la Bibliografia del
Camaleonte curata da Simonetta Bitasi.
- Immedesimati nel Camaleonte per raccontare una trasformazione importante che hai vissuto, che stai vivendo o che vorresti vivere.
- Scegli una tra queste attività espressive o crea un mix:
- RACCONTO/POESIA (scritto e/o ad alta voce)
- CANZONE/RAP (scritto e/o ad alta voce)
- DISEGNO/TECNICHE ARTISTICHE/CARTOTECNICA
- DANZA/MIMO/MUSICA (senza parole)
- PERFORMANCE/ VISUAL ART (mix)
- Compila l’apposito form sul sito org - allegando la versione del prodotto finale sotto forma di file video, audio, immagine o testo - e invialo entro il 15 ottobre.