Il poeta gigliese Tonino Ansaldo ci regala un'altra splendida poesia per esprimere la sua immensa passione il palio: racconta delle nuove leve, di come si avvicinano alla scoperta dell'arte remiera e, nello stesso tempo, parla dei luoghi a lui cari della sua amata isola.
I REMI E LE RIME
S’avventa
qual vento
sull'onde mie d’incanto
l’umana passione.
E tempesta tramuta nel
cuore.
S’avventa
qual vento nel tardo mio
tempo... Di sego l’odore il
nodo di stroppo il colpo
dei remi l'infante sudore.
Son gemme, germogli,
giovani fiori pezzi di cuori.
Stringono remi di storie
memorie di glorie cinte di
allori.
Sono
semina sparsa sul nobile
solco futuro raccolto
la loro comparsa d'infanti
maggiori.
S'avventa
qual vento nel tardo mio
tempo... d'orchestra il
suonar delle rime.
E cantano dolci le vigne
pini, pinoli e pigne... tra i
fichi fioroni là pei
“Puntoni” A strascicà.
Silvestre ginestre gialle
dai raggi su gobbe di
poggi dorati paraggi.
Celesti sentieri, selvaggia
sorgente serviente.
Palmenti d'uva capienti ai
piè dei capanni.
In alto lisce le coti,
dabbasso scogli già noti
coi nomi famosi.
Cale d’incenso d’oro
d’argento.
Tra i murzi patelle,
sgroncilli presto sui sughi
col bianco di Bacco nostro
e vigliacco A fiumi,
fontane, zampilli.
Sotto il cristallo tra
chiome di alghe punge
il viola dei ricci.
Armonico
nasce in isola il tutto.
Da sempre di me
NATIA PIETRA Dispone...
E impone... Mio il
costrutto.
Tonino, ottobre 2020