scritto da ilgiunco.net
GROSSETO – Raffreddore, tosse, mal di gola, febbre e dolori muscolari: sono in tanti che in questo periodo dell’anno sono alle prese con l’influenza “Australiana”, ma il picco è previsto soltanto entro la fine del mese di gennaio.
I medici di famiglia infatti sostengono che, con la riapertura delle scuole dopo le festività natalizie, i virus si diffonderanno maggiormente e secondo le previsioni dell’Istituto superiore di sanità, il picco dovrebbe arrivare tra metà e fine gennaio.
Il vaccino
Per proteggersi dall’influenza l’arma più sicura è senz’altro il vaccino. I dati diffusi dalla Regione Toscana confermano il record di vaccinati negli ultimi tre anni (i dati fanno riferimento alla fine di dicembre). Infatti da ottobre in oltre 849 mila toscani hanno aderito alla campagna di vaccinazione gratuita. Di preciso tra i mesi di ottobre e dicembre si sono vaccinati in Toscana in 849.584, rispetto agli 810.978 del 2023. Altri 1.305 l’hanno fatto nei primi giorni del nuovo anno.
«La vaccinazione tutela la salute di anziani e fragili – ricorda l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini -, ma salvaguardano anche il nostro sistema sanitario, evitando picchi di accesso nei pronto soccorso».
Cosa fare?
Per chi viene colpito dall’influenza, la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) raccomanda un uso appropriato dei farmaci. Gli antibiotici vanno limitati e, se necessari, vanno assunti solo su prescrizione medica e in presenza di un’infezione batterica. Infine il paracetamolo resta il più efficace analgesico e antipiretico.