ospedale da camposcritto da Toscana Notizie  

Si è concluso, dopo 2 anni di formazione, il percorso di adeguamento del Posto Medico Avanzato con Chirurgia del GCU (gruppo chirurgia d’urgenza) agli standard internazionali per l’EMT2; un ospedale da campo da impiegare in ambito nazionale e internazionale in caso di catastrofi e operazioni umanitarie.

Il nuovo modulo sanitario, di proprietà del Gruppo chirurgia d’urgenza per interventi di Protezione civile fa parte della Colonna Mobile della Protezione civile della Regione Toscana e avrà sede a Pisa.

Alla presentazione che si svolta stamani a Firenze presso il Meyer Health Campus era  presente il presidente della Regione Toscana, il Capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, il direttore dell’Emergency response Coordination centre (ERCC) della Direzione generale per la Protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (DGECHO) della Commissione europea, Michela Matuella, l’assessora regionale all’ambiente e alla Protezione civile, l’assessore regionale al diritto alla salute e alla sanità, il direttore dell’Ufficio Volontariato e risorse del Servizio Nazionale del DPC, Sisto Russo, il direttore della Protezione Civile della Regione Toscana, Giovanni Massini, il referente Sanitario regionale, Piero Paolini.

Il progetto è nato nel 2022 dalla partnership tra il DPC, la Regione Toscana e il GCU in risposta al bando della Commissione Europea - Direzione generale per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (DG-ECHO). Il costo dell’adattamento è stato di 373.550,00 euro, finanziato per il 75% dall’Unione Europea e per il restante 25% dal Dipartimento della Protezione civile e dalla Regione Toscana.

Per il presidente della Regione si tratta di un progetto importante, fondamentale, che, partito in modo sperimentale due anni fa, si presenta oggi come un progetto guida, modello per tutte le altre regioni . Il concetto che sta alla base è l’integrazione fra Protezione civile e sanità d’urgenza, che significa unire la capacità di movimento ed intervento della Protezione civile alla chirurgia d’urgenza che in Toscana è un’ eccellenza. Ed è proprio la sinergia fra i due ambiti a consentire  un intervento efficace. Al pronto intervento sotto le macerie proprio della Protezione civile, si affianca infatti, come sottolineato dal presidente della Regione, l’immediata disponibilità di un presidio medico avanzato che consente la tempestività e l’aumento delle possibilità di salvare vite. Il presidente ha sottolineato come il progetto piaccia all’Unione europea che lo sostiene e la giornata di oggi dimostra quanto ci sia impegno anche ad implementarlo. In un momento in cui la straordinarietà della Protezione civile sta diventando ordinarietà per i cambiamenti climatici, il sapere andare oltre è un segnale straordinario e per farlo è necessario che ci sia un livello di esercitazione all’altezza, cosa che la Toscana è riuscita a fare.

L’assessora alla Protezione civile della Regione è orgogliosa di questo progetto che rappresenta il contributo che l’Italia, attraverso la Toscana, dà al sistema di Protezione civile internazionale  e sottolinea come la giornata di oggi che conclude un un periodo di formazione di due anni sia l’inizio del nuovo percorso per un ospedale da campo che sarà la risposta del Paese nei casi di emergenza climatica o umanitaria che possono verificarsi all'interno dell’Unione europea o fuori. Il nuovo ospedale da campo potrà curare fino a 100 pazienti al giorno con l’aiuto di 60 professionisti tra medici, infermieri e logisti volontari del sistema di protezione civile. Il modulo è costituito è costituito  da 19 tende pneumatiche modulari di rapido montaggio e facile trasporto. L’EMT2 Toscana garantirà disponibilità alla partenza entro 48-72 ore dall’attivazione, operatività sul posto entro 24-96 ore, capacità operativa h24 di almeno tre settimane al di fuori dell’Unione e due settimane all’interno, autosufficienza per tutta la durata della missione; sarà dotato inoltre di area ambulatoriale, area materno-infantile, area trattamento per pazienti critici, 20 letti di degenza, servizi di radiologia, ortopedia e riabilitazione. 

Anche l’assessore al diritto alla salute ha espresso parole di apprezzamento e soddisfazione per la conclusione di questo progetto, sottolineando il profondo legame tra il sistema sanitario regionale e il sistema di  protezione civile: un’esperienza che in Toscana ha radici lontane nel tempo. Ha sottolineato inoltre come questo progetto rappresenti un’opportunità di crescita per le professioniste e i professionisti del sistema sanitario toscano che si troveranno ad acquisire competenze e a formarsi in una materia in una materia di assoluta importanza come quella che rappresenta l’emergenza.

Obiettivo del progetto è la classificazione del modulo sanitario come Emergency Medical Team di Tipo 2 (EMT2), secondo gli standard internazionali previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e riconosciuti dalla Commissione Europea, una certificazione che permetterà all’Italia di dotarsi di un ospedale da campo da impiegare in caso di catastrofi anche in contesti internazionali. 

La struttura una volta ottenuta la certificazione EMT2 potrà essere registrata nell’European Civil Protection Pool (ECCP), il pool europeo di protezione civile che comprende le risorse pre-impegnate dagli Stati del Meccanismo Unionale di Protezione Civile per essere dispiegate immediatamente in caso di emergenze

   

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