scritto da greenreport.it
Zampetti: «Fino a qualche decennio fa parlare di sostenibilità degli eventi appariva un esercizio da visionari, oggi si tratta di un tema prioritario»
È ai nastri di partenza il progetto Tocc – Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale, finanziato dal Pnrr – e realizzato da Legambiente con Italiafestival e Università di Siena – Santa Chiara Lab – per promuovere la sostenibilità degli eventi lungo lo Stivale.
«Il progetto Tocc – spiega Giorgio Zampetti, dg di Legambiente – rappresenta un traguardo importante per l’intera industria culturale del Paese. Fino a qualche decennio fa, parlare di sostenibilità degli eventi appariva un esercizio da visionari. Oggi, anche alla luce di quanto previsto dai Criteri minimi ambientali (Cam), si tratta di un tema prioritario nell’agenda delle operatrici e degli operatori. La strada è quella giusta, ma servono ancora formazione, informazione e crescita di una consapevolezza concreta».
In questo contesto Tocc si propone di sviluppare la certificazione Ecoevents, oltre a trasferire competenze e conoscenze per ridurre l’impronta ecologica nella filiera culturale del Paese, tramite attività di formazione, informazione e disseminazione attraverso percorsi on-line e on-site.
Risparmio idrico, abbattimento delle emissioni, corretta gestione dei rifiuti, lotta all’inquinamento da plastica, cibo a km zero, energie rinnovabili, comunicazione orientata alla sostenibilità: sono questi i cardini di un progetto che si accinge a divenire punto di riferimento per gli eventi d’Italia e d’Europa. Esempio e modello sarà Festambiente, la manifestazione nazionale del Cigno verde che da trentasei anni anima l’estate di Rispescia (GR). All’orizzonte anche la stesura di un protocollo sulla sostenibilità degli eventi e la messa a punto di un format monitorato e validato dall’Università di Siena.
«L’obiettivo di questo progetto – argomenta nel merito Cristiana Tozzi del Santa Chiara Lab – è di promuovere e valorizzare la sostenibilità attraverso la certificazione EcoEvents. A tal fine è essenziale la crescita culturale degli operatori, per cui è prevista anche un’intensa offerta attività formativa sui temi della sostenibilità ambientale e sociale».
Il progetto avrà una durata di due anni e vedrà protagoniste, tra le altre azioni, la creazione di una piattaforma interattiva, l’organizzazione di webinar, il rilascio di moduli formativi, la strutturazione di attività finalizzate all’apprendimento diretto delle buone pratiche, l’apertura di uno sportello informativo, la mappatura delle competenze acquisite.
«Non c’è attività culturale più radicata nel proprio contesto di riferimento di un festival – conclude Francesco Maria Perrotta, presidente dell’associazione di settore Italiafestival – Luogo, evento e messaggio costituiscono un’unica narrazione che si dispiega attraverso il trait d’union della sostenibilità. Il progetto in itinere con Legambiente e Università di Siena vuole codificare metodi, regole e schemi che, con il concorso coordinato di tutte le energie e le risorse disponibili dei settori scientifici e culturali, possano divenire volano di esperienze da trasferire alla cittadinanza».