scritto da greenreport.it
Il punto sul servizio idrico integrato in 55 Comuni del grossetano e senese
Investiti 48 milioni di euro sul territorio, e 27 milioni di metri cubi d’acqua salvati negli ultimi cinque anni
L’assemblea dei soci di Acquedotto del Fiora, gestore unico del servizio idrico integrato in 55 Comuni del grossetano e senese, ha approvato all’unanimità il bilancio 2023 con un utile di 17,94 milioni di euro; 12,5 milioni saranno destinati a riserva per finanziare gli investimenti futuri.
Quello dello scorso anno è stato per il Fiora un esercizio positivo, che ha visto realizzati oltre 48 milioni di euro in investimenti, un dato che sale a 643 mln di euro dall’inizio del periodo di concessione. L’assemblea dei soci ha dato anche l’occasione per presentare in anteprima il Bilancio di sostenibilità 2023, e raccontare delle performance di sostenibilità e dell’impegno sociale e di governance di AdF.
Il servizio idrico rappresenta un servizio pubblico indispensabile alla qualità di vita toscana e uno strumento cruciale per aumentare la resilienza del territorio di fronte all’avanzare della crisi climatica; il rinnovamento infrastrutturale e l’innovazione tecnologica sono necessari per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici, garantire un’alta qualità del servizio e il rispetto dell’ambiente.
In un quadro generale che vede l’Italia perdere il 41,8% dell’acqua immessa negli acquedotti, e più nel dettaglio la Toscana col 40% circa di acqua sprecata prima ancora di uscire dal rubinetto, grazie agli investimenti realizzati nel 2023 AdF ha ridotto le proprie perdite di rete al 36,2%, con una diminuzione del 10% rispetto agli ultimi cinque anni: significa 27 milioni di metri cubi di acqua salvati.
Guardando allo specifico dello scorso anno, la partecipata pubblica ha individuato 1.031 perdite occulte per 609,2 l/s di portata totale stimata, sostituito 31 km di rete tra idrica e fognaria e implementato l’attività di distrettualizzazione e digitalizzazione delle reti, che consente di individuare con precisione le perdite.
Infine, grazie agli interventi di efficientamento energetico e produzione da fonti rinnovabili, i consumi energetici sono stati inoltre ridotti di circa 2.800 MWh nel 2023, evitando l’emissione in atmosfera di circa 870,07 tonnellate di CO2.