Sammuri illustra a Mola il Piano adottato, molte le domande dei cittadini
Si è confermata una formula di successo quella delle iniziative “Cos’è, come funziona” organizzate all’Aula VerdeBlu “Giovanna Neri” di Mola da Legambiente Arcipelago Toscano
(questa volta insieme dall’Associazione Terre di Rio, cultura e ambiente). Infatti, nonostante il freddo e l’umidità, la piccola sala riunioni era affollata e ancora una volta un tema “ostico” è stato affrontato con chiarezza e con una discussione pacata e basata sui contenuti.
Dopo una esaustiva ma non lunga introduzione del Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Giampiero Sammuri, che ha illustrato le nuove zonazioni a terra e a mare e le linee guida della variante del Piano del Parco, si sono succedute per quasi due ore una serie di domande molto pertinenti che hanno permesso di chiarire diversi aspetti del Piano, le vere competenze territoriali del Parco, il rapporto con gli altri Enti del territorio e i diversi compiti.
Non sono mancate le domande puntuali su casi specifici, con particolare attenzione alle zone agricole e alle aree archeologiche e culturali comprese nei confini del Parco Nazionale.
Per ogni domanda c’è stata una risposta e si è sviluppato un serrato dibattito nel quale sono intervenuti anche il direttore del Parco Maurizio Burlando e il responsabile mare di Legambiente Toscana Umberto Mazzantini.
E proprio Mazzantini commenta: «E’ stato un bel dibattito che è servito ai cittadini a conoscere meglio le cose, che è quel che vogliamo fare con queste iniziative. La presenza e l’interesse dimostrano che c’è fame di informazioni reali, di capire davvero come funzionano gli enti e i loro strumenti che gestiscono il territorio isolano e che molti cittadini sono stanchi del sentito dire e delle fake news. Ringraziamo Terre di Rio per la partecipazione a questo evento che ha visto una maggioranza di presenze di cittadini dell’Elba orientale. Stiamo valutando di organizzare un’iniziativa simile anche nell’Elba occidentale. Discutere bene fa bene e ora ci sono più cittadini preparati a fare osservazioni puntuali al Piano del Parco».