Quella che potete osservare qui sotto, è il risultato della mappatura attorno all’Isola del Giglio che abbiamo eseguito a partire da Maggio 2021 fino ad oggi.
Anche se mancano ancor 3 aree da campionare, possiamo evidenziare le zone di maggior impatto antropico.
Se vi spostate con il mouse sopra i circoletti colorati che trovate attorno alla costa e ci cliccate sopra, potete scoprire che cosa si nasconde ancora sul fondale. Nei circoletti di colore Rosso ci sono ancora attrezzi da pesca abbandonati, nei circoletti di colore Blue ci sono invece degli ingombranti. I punti evidenziati in Verde, sono gli oggetti che abbiamo recuperato in questi mesi durante le varie giornate di bonifica.
Risulta evidente che ancora molto rimane da fare per bonificare il nostro mare.
Risulta altresì intuibile, che questa non potrà essere una mappa definitiva sugli oggetti dispersi in fondo al Mare, in particolar modo per le “reti fantasma”. Nostro compito. sarà quello di raccogliere anche tutte le segnalazioni che ci arriveranno da operatori e turisti nei prossimi mesi per aggiornarla e per procedere poi al loro recupero.
Altro dato interessante risulta quello che identifica le zone di maggior pressione della presenza umana, sia dal lato turistico, evidenziato dal ritrovamento di oggetti come: bottiglie, asciugamani, cestelli, sia anche dal lato della pesca con: reti fantasma ancora in attività, reti molto vecchie, nasse, palamiti. Ci sono poi alcune zone che rappresentano il cattivo costume del “gettare a mare tanto nessuno vede” dove abbiamo rinvenuto oggetti di uso comune non più di utilizzate come: servizi igienici, televisori, pezzi di automobili, condizionatori, materassi.
Vi terremo aggiornati, saremo il vostro sguardo nelle profondità del Mare.