scritto da PNAT
Il Provvedimento disciplina gli accessi alle aree del Parco Nazionale Arcipelago Toscano dove sono in corso le attività per la gestione del muflone, nell’ambito del progetto Life Letsgo Giglio.
Infatti, si è reso necessario garantire ai tecnici, impegnati in operazioni molto complesse, un ambiente di lavoro senza disturbo umano. Restano comunque percorribili alcuni sentieri come meglio specificato a seguire.
Occorre evidenziare che l’Ordinanza, valida per i presenti mesi autunnali ed invernali, regola l’afflusso a zone impervie ed inaccessibili, salvaguardando le esigenze di coloro che conducano attività agricole o che risiedano nelle aree interessate.
Più nello specifico l’Ordinanza è vigente dal 15.11.23 al 22.12.2023 e tra il 08.01.2024 e il 29.02.2024 e vieta a chiunque l’accesso nelle due aree del Parco Nazionale situate nel settore centrale e occidentale/sud-occidentale dell’Isola del Giglio, individuate nella mappa allegata
- area 1 – porzione centrale nei pressi della Valle del Molino, limitata a Sud da parte del sentiero 325 e dalla strada carrabile che da Giglio Castello porta a Capel Rosso, con transito consentito esclusivamente lungo il sentiero 309;
- area 2 – porzione occidentale/sud-occidentale dell’area protetta con esclusione: del tratto a Nord dei sentieri 302 e 302A (considerati quindi totalmente transitabili i due sentieri che portano al Faraglione e alla cala dei Pozzarelli); dell’area prospiciente la zona artigianale presso la Valle dell’Ortana; dell’area posta a monte della strada carrabile che da Giglio Castello porta a Capel Rosso e dei successivi sentieri 304 e 303 fino alla Cala Schizzatoio, nei pressi della Punta del Capel Rosso (il transito rimane consentito lungo strada carrabile che da Giglio Castello porta a Capel Rosso e lungo i sentiero 303 per Punta di Capel Rosso)
Il divieto esclude il personale di vigilanza, il personale di servizio, gli operatori contrattualizzati dall’Ente parco e impegnati nelle attività di controllo, l’ulteriore personale incaricato e/o autorizzato dall’Ente Parco e gli altri soggetti aventi diritto sulla proprietà dei fondi interessati.