pip 1scritto da Stefano Feri  

Con la delibera di adozione della variante di piano approvata dal Direttivo dell'ente nel consiglio del 31 ottobre scorso, l'Ente Parco aggiorna le proprie norme. Il piano del parco vigente veniva infatti approvato nel 2009 e poi subiva una prima variante relativa all'estensione a mare del parco di Capraia nel 2017. Oggi l'aggiornamento riguarda tutto il parco.

Di cosa si tratta.... la variante è un provvedimento che adegua alcune norme del piano del parco, costruita in base all'esperienza degli anni pregressi e che a mare sostituisce le zone 1 e 2 di salvaguardia con una regolamentazione che si adegua a quella del resto del parco. Il provvedimento non può modificare i confini del parco.

La modifica del piano del parco compete al parco e alla regione, sostanzialmente, oltre che al territorio in tutte le sue forme singole, associate e di rappresentanza istituzionale, secondo le misure partecipative previste dalla norma.

Dal 9 novembre, per 60 giorni, la variante sarà aperta alle osservazioni. Ogni amministrazione comunale potrà farne, così come ogni soggetto, cittadino, associazioni etc etc.

Sarà quindi esercizio del consiglio direttivo, nei prossimi mesi, quello di discutere, fare sintesi ed eventualmente approvare tutte quelle osservazioni pertinenti, fondate, motivate e coerenti con l'impianto del provvedimento, che saranno ritenute migliorative rispetto a quanto proposto.

Ciò detto, invito gli interessati a prendere visione degli atti, accessibili dalla home page del sito del parco www.islepark.it seguendo i relativi link.

Metto qui di seguito in evidenza ed in modo sintetico 2 degli argomenti che riguardano il territorio del comune del Giglio che la variante ha trattato:

 

pip_1.png pip_2.png
   

 

Giglio – area P.I.P. :

l'area cosiddetta P.I.P. cioè quella dove dovrà realizzarsi il piano per gli insediamenti produttivi è, nei desiderata della storia amministrativa gigliese, sempre stata individuata nel piazzale dell' Allume, ovvero quel piazzale dove arriva la strada rifatta di recente, già in parte occupato da alcuni capannoni e che termina con il capannone degli autobus. E' un'area già molto degradata e in qualche modo lo è sempre stata perchè è sempre stata oggetto di lavorazioni industriali e artigianali.

Fatto sta che la sovrapposizione del confine del parco con una porzione di tale area destinata al PIP era uno dei conflitti da risolvere; aver oggi declassificato quell'area (zona evidenziata in rosso nella mappa) e quindi averla inserita in area D del parco, mette le basi affinchè il cosiddetto PIP possa essere realizzato e quell'area riqualificata per dare risposta alle aziende artigiane.

 

giannutri mareGiannutri – area a mare del parco:

l'area a mare del parco viene adeguata con una regolamentazione in linea con il resto del parco, con una scelta che va nella direzione della valorizzazione delle visite guidate subacquee e delle attività principali legate alla balneazione e contestualmente viene tolto spazio agli ancoraggi.

Nella fascia di colore verde, denominata “MB a regolamentazione speciale Giannutri” sarà vietato pescare e sarà vietato ancorare; Saranno consentite le normali attività di balneazione e visite guidate subacquee e saranno consentiti solo gli ormeggi alla boa (anche per questo l'Ente si è attivato secondo un bando specifico, per l'istallazione di un nuovo campo boe). Vengono previste poi altre 2 zone di colore celeste, di riserva integrale, che saranno le due zone MA di Giannutri. All'esterno di queste zone è prevista la zona MC, di colore giallo, in cui continuerà ad essere possibile anche la pesca dei residenti sull' isola di Giannutri.

Restano fuori dal parco, e quindi invariate, le zone davanti alle cale Maestra e Spalmatoio per le quali l'auspicio è che gli enti competenti provvedano quanto prima ad una regolamentazione degli ormeggi attraverso boe e anche ad una organizzazione delle attività.

La proposta appena adottata ha ricevuto il parere positivo e preliminare della comunità del parco e cioè anche dell' insieme dei comuni dell' arcipelago; comuni che ovviamente sono titolati a fare le loro osservazioni nei 60 giorni a partire dal 9 novembre.

L'adozione della variante è un atto molto complesso che non si limita ai soli aspetti che ho evidenziato e che quindi merita essere approfondita da parte di tutti gli interessati attraverso la presa visione degli atti reperibili attraverso il sito del parco e nel caso a formulare le osservazioni nei tempi e nei modi di legge.

Una volta terminato il periodo delle osservazioni l'iter proseguirà con la valutazione delle stesse da parte del Consiglio Direttivo dell' Ente Parco. L'ultimo atto sarà, alla fine di tutti i vari passaggi, l'approvazione del testo definitivo da parte del consiglio regionale; solo in quel momento il provvedimento diventerà efficace.

Stefano Feri

   

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