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Per case ed ospedali di comunità già firmati i contratti e pronti dunque all’avvio dei lavori delle strutture che dovranno essere ultimate entro marzo del 2022

Procedono gli interventi in programma in Toscana per realizzare entro marzo 2026 case ed ospedali di comunità finanziati con il Pnrr, strutture strategiche per la presa in carico dei pazienti sul territorio se non addirittura a domicilio (a partire da cronici, fragili ed anziani), per ridurre accessi impropri ai pronto soccorso e ridisegnare in modo diffuso e profondo la sanità territoriale. Una partita da quasi 215 milioni di euro, che vede la Regione Toscana rispettare per intero gli obiettivi prefissati al 30 settembre 2023 sulla stipula dei contratti di realizzazione.  

Delle 77 case di comunità da realizzare in Toscana trentuno interessano l’Asl Toscana Centro, 27 l’Asl Toscana Nord Ovest e 19 l’Asl Toscana Sud Est. Dieci dei ventiquattro ospedali di comunità invece saranno realizzati nell’Asl Toscana Centro, otto nella Nord Ovest e sei nella Sud Est. In tutta Italia sono 1350 le case di comunità inserite nel Pnrr e 400 gli ospedali di comunità. Per la Toscana significa un investimento rispettivamente di quasi 147 e 68 milioni. 

Ma la Toscana è in linea anche con la tabella di marcia prefissata per la messa a norma antisismica dei nosocomi, attraverso i fondi del piano nazionale per gli investimenti complementari: ventinove interventi (altri sette sarannno finanziati con il Pnrr), comprese le aziende universitario-ospedaliere. Anche in questo caso sono già stati firmati tutti i contratti. 

“Siamo pronti per l’avvio dei lavori già dai prossimi mesi e sono dunque contento e soddisfatto  – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani –  A chi dice che le Regioni erano in ritardo la Toscana risponde dimostrando di aver saputo fare bene e velocemente i compiti a casa assegnati.  Ci auguriamo adesso che il Governo non venga meno agli impegni presi a detrimento di un investimento che è strategico per ridisegnare l’assistenza sanitaria in un modello che ha fatto tesoro delle criticità emerse durante la pandemia da Covid-19”.

“Questi interventi sono essenziali per far crescere ulteriormente la sanità pubblica  e garantire un modello equo ed universalistico capace di rispondere ai bisogni di tutti. – aggiunge l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -. Il Governo torni dunque indietro sulla decisione di rimodulare gli investimenti previsti dal Pnrr sulla sanità territoriale: sarebbe un grave errore per tutti e una beffa per chi, come noi, è stato in grado di rispettare i tempi concordati con l’Unione europea”.

   

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