Sabato 27 maggio prossimo, alle ore 17.00, presso l'Hotel “La Guardia” di Giglio Porto verrà presentato il libro “Porto Santo Stefano di Monte Argentario – Storia e origine delle famiglie” di Gualtiero Della Monaca, Alessandro Busonero e Enzo Costanzo. Il libro era già stato precedentemente presentato a P.S. Stefano nella sede del Centro Studi Don Pietro Fanciulli nello scorso mese di dicembre.
La riproposizione all'isola del Giglio di questo pregevole e ponderoso studio non trova la sua motivazione solo per la vicinanza geografica ma per numerosissimi ed interessanti altri aspetti.
A volte nei discorsi della gente gigliese si sentono definire, con tono cordiale, i santostefanesi come “cugini”. Tale presunta consanguineità trova in effetti conferma in vicende storiche recenti, tali da poter ragionevolmente affermare non solo di essere doppiamente cugini, sia “da parte di madre che di padre”, ma addirittura per legami di parentela che risalgono ad ancora più lontane radici.
In un articolo dal titolo “Il forno del Bongiovanni” pubblicato sul sito “Giglionews” il 10 luglio 2014 si parla delle prime origini di P.S. Stefano, degli artiglieri di stanza nella Fortezza e dei torrieri in servizio nelle torri di avvistamento dislocate nella costa nord-occidentale dell'Argentario. Dato che P.S.Stefano praticamente non esisteva ancora, tali soldati sposarono prevalentemente donne dell'isola del Giglio, per cui possiamo considerare certo il dato interessante e divertente che la popolazione di P.S.Stefano discende quasi interamente da lontane antenate gigliesi.
Anche quando la comunità santostefanese crebbe di numero, dal punto di vista demografico si registrarono nuove componenti immigratorie gigliesi. In un volumetto di Don Pietro Fanciulli sulle origini della Confraternita del SS. Sacramento e di Misericordia di Porto Santo Stefano, fra le varie famiglie ormai insediatesi nella prima metà del '700 troviamo cognomi di indubbia origine gigliese come Arienti, Ballini, Biondi, Danei, Andreini, Pini, Rosa, Fisei, Aldi ecc. Tali cognomi, tipici di Giglio Castello, sono fra l'altro indicativi della componente “contadina” di P.S.Stefano. Nel bellissimo volume “Geobotanica & Etnobotanica del Monte Argentario del 2001 sono riportati numerosi termini lessicali relativi alle tradizioni agricole e vitivinicole gigliesi.
Nel secolo XVIII, una volta venuto meno il fenomeno della pirateria sui mari, si ebbe un notevole ripopolamento dei centri costieri toscani. Porto Santo Stefano e Giglio Porto nacquero e si svilupparono grazie a una duplice corrente immigratoria di pescatori liguri e napoletani. Nell'altro volumetto di Don Pietro Fanciulli “Le origini storiche ed etniche di Porto Santo Stefano” si trovano molte testimonianze di questa commistione fra il Giglio e P.S.Stefano, questa volta però espressione della componente marinara che unisce le nostre due popolazioni in origini ancora una volta comuni.
Il libro di Della Monaca-Busonero-Costanzo sulla storia delle famiglie di Porto Santo Stefano rappresenta pertanto un prezioso scrigno di notizie, curiosità storiche e radici identitarie anche e soprattutto per la popolazione dell'isola del Giglio: la presentazione di sabato prossimo all'Hotel “La Guardia” è quindi un evento da non perdere assolutamente.
IL CIRCOLO CULTURALE GIGLIESE0