In una interessante tesi di laurea in etnomusicologia discussa presso la Facoltà Di Lettere e Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma nell'anno accademico 2018-2019 dal titolo “Alla ricerca della tradizione : la vita musicale degli abitanti dell'isola del Giglio”, il maestro Cesare Nobile affrontava l'interessante tema di che cosa si intendesse per “tradizione musicale” riferita alla nostra isola e da quando e in quali forme se ne potesse cominciare a parlare.
La brillante conclusione del ponderoso studio è stata che si può parlare di “tradizione” prescindendo da qualsiasi vincolo temporale a patto che “il componimento musicale esprima un valore identitario e utilizzi un linguaggio poetico ed evocativo, caratterizzato dalla descrizione dei colori, dei sapori e dei sentimenti umani dell'isola”.
Nella suddetta definizione possono inserirsi, a pieno titolo, anche artisti isolani contemporanei e ancora viventi. Dopo la pubblicazione dell'ultimo CD “Vola gabbiano” vari musicisti isolani hanno infatti continuato a comporre brani musicali di qualità, tipo “Il guerriero della vigna” di Alessio Guarnieri, “La giostra della vita” di Remo Mattera e Patrick De Gregori Stefanini, “Esterofilia” , “La canzone del Barbotone” di Mattera Remo e, sempre musicata dallo stesso, “Gli eroi del Giglio” da una poesia scritta nel 1984 da Aldo Assetta.
Aldo Assetta, classe 1920, è stato un giornalista e intellettuale italiano amante del Giglio. Ha avuto il privilegio di conoscere e diventare amico di tutti i vecchi eroi dell'isola. E' sepolto nel cimitero di Giglio Castello, da dove guarda instancabile la baia del Campese e i tramonti su Montecristo.
Di seguito il testo scritto della poesia e il file audio.
Il Circolo Culturale Gigliese