scritto da Alvaro Andolfi
Tu non hai idea di quanto mi sia dispiaciuto non essere stato presente al tua partenza verso la tua “ultima dimora”, però non potevo rimanere in silenzio ed in questi giorni, anche se in vacanza, ho ripercorso la nostra giovinezza e tutto quello che abbiamo trascorso e combinato insieme!
Anche se di qualche anno più giovane di me, abbiamo passato la nostra spensierata adolescenza in compagnia, nella nostra isoletta, dove in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione trovavamo il modo di divertirci con poco.
Sei sempre stato un grande animatore e intrattenitore, ma soprattutto un amante del mare che ti ha portato ad intraprendere una carriera piena di soddisfazioni, culminata con il comando delle navi da Comandante di Lungo Corso. Te ne sei andato troppo presto, avevamo ancora molte cose da fare insieme, perché, caro Loris, per la tua comunità ti sei sempre adoperato, e quando c'era da dare una mano, non ti sei mai tirato indietro. Ripenso alla nostra gioiosa gioventù, quando il divertimento più grande era la pesca con mezzi e attrezzature che, come si diceva, “prendevamo in uso gratuito”, senza però chiedere il permesso ai proprietari. Ricordo quando andavamo a fare il “bollo”, la sera, con la rete “presa in prestito” da Simone il pescatore, con Guido che, venendo da Roma in vacanza, durante l'estate si trovava a condividere questa nostra passione... Chissà cosa raccontava ai suoi amici una volta rientrato nella Capitale! Ripenso a quando andavamo a salpare le nasse che Simone aveva calato sulla punta della Croce per pescare le tannute, con la barca “fregata” al Generale (sua nipote se legge ci scuserà), una volta il motore si ruppe e dovemmo tornare a remi all'ormeggio!!! Ormeggiammo la barca senza dire niente al proprietario ... Serate fantastiche!
Che bei tempi abbiamo trascorso in quegli anni! Per non parlare poi delle partite di calcio al Campese, quando arrivavi sul tuo motorino con due persone dietro... inesorabilmente l'Appuntato ti aspettava per rimproverarti e tutte le volte gli rispondevi con la solita frase: “Appunta' e volevano un passaggio, che li lasciavo a piedi?”
Vogliamo parlare della banda degli Aggaioli di cui eri uno dei capi? L'aggaiolo è un pesce che difficilmente si allontana dallo scoglio in cui vive e noi eravamo proprio come loro! Eravamo tantissimi ed il divertimento era sempre assicurato, tu non rimanevi mai indietro, eri sempre un vivace protagonista, con quel tuo sorriso canzonatorio, sempre pronto a prendere in giro chiunque, ma in maniera benevola. Eri “Loris di Pipetta”, ultimamente Presidente del Comitato Palio di Isola del Giglio. Tracciare il campo di gara era diventata una tua passione, specialmente quando si doveva “traguardare” le boe, un compito da eseguire con estrema precisione, per te era come tracciare una rotta, non sbagliavi mai...nemmeno di un millimetro! Abbiamo perso un pezzo della nostra Isola e sarà difficile sostituirti, perché in te, oltre la passione, c'era la professionalità e la cultura del mare. Vorrei dedicare queste semplici riflessioni alla tua amata moglie Angela, e soprattutto a tuo figlio Andrea, perché raccolga quello che tu hai seminato. Sarai sempre nel mio cuore perché, oltre ad averti considerato il fratello che non ho mai avuto, le persone come te non si possono dimenticare e rimarranno un esempio da seguire per tutti. Ci sarebbe ancora una caterva di “fatterelli” da raccontare, ma mi sto commovendo ...
Ora che sei lassù', ricordati di salutare tutti i nostri amici che ti stanno aspettando per fare festa insieme! Un abbraccio anche a nonna Isabella, e chiedile scusa per tutte le arrabbiature che le hai fatto prendere! Mi ricordo quando ti legò al pozzo, dopo una delle tue solite “marachelle”, ma tu riuscisti a scappare e lei ti gridava dietro: Guarda Lorise che se ti piglio, ti “sgargio”! Ancora ridiamo con Guido quando lo raccontiamo!
Ciao grande guerriero, ora riposa in pace e da lassù veglia su tutti noi, sulla tua famiglia, sui tuoi amici che sono tantissimi e sulla tua amata Isola!
Passo e chiudo...KAPPAAA.