scritto da ancitoscana.it
Apprezzamento per l'impianto generale con alcuni rilievi che riguardano i Comuni
Oltre al Parlamento, in questi giorni anche il Consiglio regionale della Toscana si appresta a discutere la manovra economica per il 2023: e anche in questo caso i sindaci fanno sentire la loro voce, riguardo le parti che riguardano le norme di interesse per i Comuni.
E lo fanno con un apprezzamento per l’impianto generale, accompagnato però con alcune importanti richieste fra le quali un maggiore coinvolgimento nelle scelte strategiche. "Siamo consapevoli delle difficoltà del contesto nazionale ed internazionale - si legge nel documento del Consiglio delle autonomie locali - ma riteniamo opportuno ribadire nuovamente la necessità di un maggiore coinvolgimento dei Comuni, nei tempi e con le modalità previste dalla legge”.
Scendendo nello specifico, Anci Toscana pone alcune richieste per far fronte a criticità che sono emerse dal confronto con le amministrazioni. La prima riguarda i piccoli comuni, per i quali si richiede di irrobustire e stabilizzare la dotazione annuale di risorse dedicate per gli investimenti, che per il 2023 sono notevolmente inferiori rispetto agli anni precedenti (in questo ambito è apprezzato il rinnovato impegno per il fondo per le progettazioni). Poi gli asili nido: anche in questo caso i minori stanziamenti regionali costringono i Comuni ad un enorme sforzo per mantenere i servizi per la prima infanzia, è indispensabile una veloce e consistente integrazione del fondo per il 2023, che valga per l'intero anno scolastico 2022/2023.
Anche sul tema del turismo si chiede per i prossimi anni una stabilizzazione delle risorse per il sostegno agli Ambiti; inoltre si auspica l'avvio, in tempi brevi, dei bandi Fse e Fesr (per i quali la Regione ha ottenuto più fondi degli anni scorsi) e di trovare le risorse per poter finanziare almeno i primi due interventi rimasti fuori dalla graduatoria del Bando “PNRR Borghi”, utilizzando il milione rimasto a disposizione della Toscana. Infine, si chiede, di dare priorità agli investimenti per gli interventi di rigenerazione urbana, Erp ed edilizia scolastica, nonché di potenziare le misure per la lotta alla povertà e al disagio sociale.