scritto da Toscana Notizie
Il Ministero finanzia due progetti di prevenzione della Regione Toscana
Occhio al peso eccessivo negli adolescenti: un’app aiuterà l’adozione di stili di vita salutari. Ed occhio alle infezioni trasmesse per via sessuale.
La Regione lancia due nuovi progetti, interamente finanziati dal Ministero per la salute - per la precisione dal Centro nazionale per prevenzione e il controllo delle malattie – che dopo due anni di emergenza pandemica ha riaperto l’annuale selezione con un budget di 7 milioni e 786 mila per tutta Italia.
“La prevenzione - sottolinea l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - è l’arma migliore che abbiamo per fronteggiare tante malattie. La prevenzione fa bene alla salute ma anche al sistema sanitario; e nelle prevenzione rientrano gli screening ma anche la comunicazione e diffusione di compartamenti e stili di vita salutari. Questi progetti che riguardano ragazze e ragazzi si muovono su questo piano”.
Attenzione al peso di bambini ed adolescenti
Sul rischio obesità nelle ragazze e ragazzi la Toscana non parte adesso: è dal 2011 che i pediatri di famiglia sono coivolti in un progetto per la prevenzione dell’eccesso ponderale attraverso una valutazione dell’indice di massa corporea per la classificazione del bambino come normopeso, sovrappeso od obeso All’inizio il bilancio si faceva al decimo anno, dal 2017 è stato anticipato a sei con un monitoraggio fino a quattordici anni. Appena qualche settimana fa la giunta aveva definito il fabbisogno finanziario per l’anno in corso: 148 mila euro.
Adesso con il progetto finanziato dal Ministero della salute, che prevede la costruzione di un percorso preventivo diagnositico terapeutidco assistenziale integrato, si fa un ulteriore passo in avanti. Si lavora in squadra e con il supporto anche delle tecnologie digitali. Così accanto ai consigli verbali di pediatri, medici di famiglia ed endocrinologi e in aggiunta ad opuscoli che ricordano e spiegano l’importanza di fare moto e di una corretta alimentazione, arriva un’app in grado di raccogliere informazioni in tempo reale e fornire suggerimenti personalizzati su dieta ed esercizi fisici da fare, sulla base del percorso definito. Sarà fatto attraverso uno smartphone: ai ragazzi in condizioni di disagio economico che non ne possedessero uno sarà assegnato.
L’ultimo rapporto dell’Oms, l’Organizzazione mondiale per la sanità, riporta tassi di sovrappeso ed obesità in Europa che hanno raggiunto proporzioni epidemiche. Quasi il 60 per cento degli adulti e un bambino su tre (il 29% nei maschi e il 27% nelle femmine) ha problemi, causa del 13 per cento delle morti registrate (più di 1,2 milioni di decessi l’anno). Dopo le Americhe, l’Europa vive la situazione più grave nel mondo.
In Italia va un po’ meglio, ma la situazione non può essere sottovalutata. Nel 2020 (fonte Istat) il 36,1% della popolazione adulta risultava in sovrappeso e più di una persona su dieci (l’11,5%) era affetta da obesità. Complessivamente si tratta di una un fetta pari al 47,6 pr cento di tutti i residenti con più di diciotto anni e dal 2001 ad oggi la situazione si è molto aggravata, specialmente nelle regioni del Centro Nord. Tra i bambini il 20,4% di chi in Italia ha tra otto e nove anni risulta in sovrappeso e il 9,4% è affetto da obesità. Un problema spesso legato all’alimentazione, tant’è che il 20% dei genitori dichiara che i propri figli quotiadinamente non consumano frutta e verdura e più del 35% che assumono bevande zuccherate o gassate.
Il progetto di cui la Toscana è capofila, attraverso l’Agenzia regionale di sanità, vede la partecipazione anche del Veneto, della Campania e della Calabria. Il finanziamento del ministero è pari a 481.500 euro.
Educare riduce anche le infezioni
Sulle infezioni trasmesse per via sessuale, oggetto del secondo progetto finanziato dal ministero, l’approccio per prevenirle è invece quello dell’educazione a scuola alla sessualità e a corrette relazioni affettive. Le lezioni si rivolgono ai giovani delle medie inferiori e superiori. La scuola è un interlocutore essenziale, anche se, ancora nel 2022, l’Italia rientra tra i pochi paesi europei che ancora non hanno reso l’educazione alla sessualità obbligatoria e la sua programmazione rimane invece a discrezione dei singoli dirigenti scolastici. Anche in questo caso il progetto, finanziato con 500 mila euro con il coinvolgimento di sette regioni (oltre la Toscana: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia e Campania), prosegue il lavoro già svolto negli anni passati.
Problemi di comunicazione e relazione
Nelle ultime settimane la giunta regionale ha confermato la prosecuzione anche di un altro progetto, sempre dedicato all’infanzia, rivolto alle attività di screening per la valutazione dello sviluppo della comunicazione e della relazione: 322 mila euro, nel 2022, con l’obiettivo di rilevare fattori di rischio o sindromi di difficoltà nell’apprendimento e linguaggio per una precoce diagnosi e presa in carico.