piano ripresa e resilienzascritto da ancitoscana.it  

Sono oltre il 60% degli enti attuatori, ma i piccoli hanno bisogno di aiuto. Tutti i numeri

Sono i Comuni in Toscana a fare la parte del leone per quanto riguarda i progetti del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ad oggi, le amministrazioni comunali assorbono la parte più consistente sia in termini di numeri che di risorse: dei 1989 progetti finanziati dal Piano

, oltre il 60% vedono le amministrazioni comunali come enti attuatori, impegnati a spendere circa il 58% delle risorse, ovvero oltre un miliardo di euro. Ed oltre il 60% dei progetti coinvolge enti locali con popolazione inferiore ai 10mila abitanti. Un dato importante, che dimostra come i Comuni toscani, si siano impegnati per ottenere i finanziamenti che miglioreranno i loro territori e i servizi alle comunità. Focalizzando l’attenzione sull’ammontare delle risorse, emerge che i piccoli Comuni complessivamente sono impegnati a spendere 345 milioni (pari al 34% del totale), mentre il restante coinvolge enti con popolazione superiore a 10mila per un importo totale di circa 671 ml.

Ma non è tutto oro quello che luccica. Ora è arrivato il momento di passare dalla fase progettuale a quella attuativa e come spiega il direttore di Anci Toscana Simone Gheri: “Per assicurare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR e l'attuazione dei progetti finanziati sul territorio, è assolutamente necessario supportare sotto il profilo tecnico e amministrativo proprio i Comuni più piccoli, che oggi più che mai soffrono della cronica carenza di risorse umane. Per loro, già manca il personale per portare avanti l'ordinario: figuriamoci una mole di progetti come quella relativa al Pnrr. Progetti che tuttavia risultano cruciali per lo sviluppo di questi territori”; da parte sua, Anci Toscana ha organizzato una task force dedicata di orientamento e supporto concreto. 

E c'è di più: nel recente incontro con il Governo, il presidente di Anci Decaro, ha chiesto con forza anche di semplificare e velocizzare sia le pratiche di autorizzazione per aprire i cantieri, sia i rapporti tra Comuni e Ministeri per convenzioni, scadenze intermedie e modalità di monitoraggio e di rendicontazione. Anche perchè per ogni progetto, dal più piccolo al più grande, le procedure non cambiano e le modalità di monitoraggio e rendicontazione sono particolarmente complesse. Gheri ricorda che Anci Toscana ha deciso sin da subito di organizzare una task force dedicata, per offrire assistenza concreta ed operativa alle amministrazioni, soprattutto quelle dei centri più piccoli e meno strutturati, con un gruppo di esperti che aiuta ed indirizza il lavoro dei Comuni: un impegno assoluto, che però da solo non basta, occorre prevedere altro personale qualificato soprattutto per i piccoli Comuni nonché misure e risorse per supportare efficacemente gli enti dall'esterno.

Qui l'infografica con tutti i dati

   

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