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scritto da Toscana Notizie  

A Firenze seminario a conclusione di ciclo di incontri iniziato a settembre

Formare i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in modo da prevenire e ridurre il triste primato degli infortuni sul lavoro. L’appuntamento del 22 novembre all’Auditorium del Cto di Firenze in Largo Palagi conclude un ciclo di seminari svolti da settembre da ciascuna delle tre Asl con l’obiettivo di creare un dialogo tra la rete

dei rappresentanti dei lavoratori e gli operatori dei servizi di prevenzione delle Asl. Al centro del dibattito del 22 novembre anche le inchieste sugli infortuni.

Si parte dai dati. La Toscana soffre un tasso grezzo di infortuni nel settore manifatturiero più basso di quello nazionale: livemente più alto invece nel settore delle costruzioni, dei trasporti e del magazzinaggio. Il tasso grezzo misura il numero medio di incidenti ogni mille addetti. Il tasso degli infortuni gravi (quaranta giorni almeno di prognosi o invalidità permanente) è simile invece a quello nazionale in tutti e tre i macrosettori. 

La Toscana occupa nella classifica nazionale, secondo i dati Inail, un posizione intermedia tra le regioni per il numero di infortuni misurato con tassi standarizzati e sta invece nella parte medio-bassa per quanto riguarda gli infortuni mortali.   

Le denunce sono stabili negli ultimi anni, almeno fino al 2019 perché dopo il dato risente degli infortuni Covid. Un esempio: nel 2020 su 41.338 infortuni denunciati in Toscana (7.104 in itinere, ovvero nel viaggio da casa verso il lavoro e viceversa) gli infortuni Covid sono stati 7.177, 3.198 (su 43.559) nel 2021 e 5.948 (su 40.551) da gennaio a settembre 2022. 

Il settore delle costruzioni è quello dove si contano più incidenti e detiene anche il primato degli infortuni mortali, seguito dall’agricoltura. Nel 2021, in base agli open data forniti da Inail, gli infortuni risultano in diminuzione rispetto al 2019, ma in aumento se confrontati con il 2020. 

Quella degli infortuni è comunque una statistica complesse; e con i numeri arrivano anche le prime considerazioni. Il dato, spiegano gli esperti, risente del progressivo ritorno al lavoro in presenza e di un contesto economico in fase espansiva: il dilagare dei lavori flessibili, temporanei e precari non aiuta e sta destruttrando l’organizzazione del lavoro tradizionale. 

Per individuare le cause che determinano un infortunio e ridurre i rischi è nato nel 2004 il progetto della rete regionale dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.  Attualmente sono iscritti in circa 1700. Un lavoro importante: molte denunce arrivano proprio dai rappresentanti per la sicurezza.  Lo scorso 4 agosto la Regione ha firmato un protocollo con Cgil, Cisl, Uil e aziende sanitarie per potenziare il progetto di questa rete regionale: le organizzazioni sindacali si sono impegnate a promuovere tra i rappresentanti per la sicurezza loro iscritti l’adesione alla rete.  

All’evento del 22 novembre hanno partecipato esperti della prevenzione ed igiene sul lavoro di tutte e tre le Asl toscane. Tra i relatori si segnala la presenza di Lorenzo Boscagli della Procura di Prato e di Diego de Merich dell’Inail di Roma.

   

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