scritto da Alessandro Baldasserini
In difesa del Parco Arcipelago Toscano ecco arrivare le “doppiette” di Caccia&Natura
“Truppe cammellate: nell’uso corrente, termine figurato per indicare persone condotte non spontaneamente a una manifestazione o comunque sostenitori a pagamento oppure raccolti sotto forma di associazione, gruppo di pressione o corrente referenti a una linea politica o a un leader politico” (Enciclopedia Treccani)
E così, dopo gli “ascari” dell’ISPRA, i “pretoriani” del WWF e i “volontari universitari” guidati da Folco Giusti di Massa (che fa tanto epopea risorgimentale), ecco arrivare in soccorso del Parco Nazionale Arcipelago Toscano – e del suo Presidente, nonché Presidente Federparchi, Vicepresidente nazionale IUCN e candidato “in pectore” del PD come nuovo Ministro della Transizione Ecologica fu Ambiente, Giampiero Sammuri – le fedeli “truppe cammellate” di Caccia e Natura con tanto di “doppiette” ben oliate. Una sorta di ben strana e composita “Santa Alleanza” dove vi si trova di tutto e il suo contrario. Uniti da un solo scopo: sterminare i mufloni del Giglio.
Con un comunicato, pubblicato con grande rilievo da La Repubblica (i bookmakers londinesi non avrebbero accettato scommesse…) nella sua edizione fiorentina, il Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN) – presieduto dal tal Maurizio Zipponi – apparentemente se la prende con non meglio precisate “Associazioni animaliste estremiste e radicali che ignorano la scienza”: in realtà, si tratta invece di un “messaggio trasversale”, un vero e proprio pizzino, inviato all’indirizzo di Fratelli d’Italia, unico partito che a livello sia nazionale che regionale – con il suo capogruppo in Consiglio, Francesco Torselli – abbia preso una chiara e netta posizione a sostegno dei poveri e incolpevoli mufloni, non lesinando critiche (compresa una dura interrogazione parlamentare, rimasta finora senza risposta, al Ministro Cingolani) al deleterio progetto del Parco.
Già ci sarebbe da chiarire su chi sia che “ignora la scienza”, dato che Caccia e Natura ovviamente evita di citare lo studio scientifico internazionale che smantella il “Piano di eradicazione”: un comunicato infarcito di avventate (e in parte esilaranti) “fake news”, come quello diramato poi da FederCaccia, che non voleva essere certo da meno. Capita, quando si fa il “copia-incolla” dei documenti e delle dichiarazioni del Parco e dell’ISPRA… A proposito di quest’ultima, fa sganasciare dalle risate l’affermazione secondo cui “in seguito ad una attenta analisi scientifica condotta, l’Ispra ha rilasciato parere favorevole”: e te credo, a 25.000 euro di “Premio diretto”! (“Direct Award“). Mica dice, Caccia e Natura, che l’Istituto è direttamente parte in causa, avendo stipulato con il Parco un “Accordo di cooperazione scientifica per la stesura del Piano di eradicazione” (da cui ecco i famosi 25.000 euro di “premio”, pag. 138 del “Piano Finanziario” inviato all’Unione Europea per ottenere il 60% di finanziamento per il progetto da 1.600.000 euro); mica sottolinea che quelli dell’ISPRA non sono “pareri” ma precise direttive e prescrizioni impartite al Parco (o almeno così dice quest’ultimo, magari per scaricarsi le responsabilità), tra cui “abbattimenti” e “sterilizzazioni” degli esemplari catturati; e poi: di quale attenta analisi scientifica parlano, se lo stesso responsabile dell’ISPRA ha dichiarato che “ci siamo limitati a fare semplici valutazioni tecniche” e perfino Sammuri ha ammesso che – sempre a “La Repubblica”, ça va sans dire – “essendo universalmente noto che gli ungulati nelle isole sono dannosi, non abbiamo buttato soldi per fare uno studio specifico sui danni dei mufloni al Giglio” (richiesta risarcimento danni negli ultimi 14 anni: 1.200 euro, di cui 800 per il crollo di un muretto a secco. Dati ufficiali Regione Toscana)?
Il bello è che CNCN invita a “prendere atto dell’esistenza di evidenze scientifiche e di disposizioni di legge che è fuori luogo tentare di sovvertire”. Bene, allora cominciate prima voi (vedi: #ALIENI / Studio scientifico: il DNA dei mufloni del Giglio è “unico al mondo”) e già che ci siete rileggetevi la Legge 157/11 febbraio 1992 Art. 18 comma 1: “I mufloni, a esclusione della popolazione sarda (intesa come specie, NdA), sono sottoposti ad attività venatoria”. Per questo, per evitarne l’estinzione, nel 1955 con un progetto questo sì scientifico, fu introdotta al Giglio una piccola colonia di 7 mufloni provenienti dall’Isola, così come nell’Isola di Zannone che ora fa parte del Parco Nazionale del Circeo e dove, guarda caso, sono protetti. Fine delle trasmissioni.
Ma cos’è il CNCN e chi rappresenta? E, soprattutto, chi è Maurizio Zipponi? Beh, care lettrici e cari lettori, reggetevi forte alla vostra poltrona: il Comitato Nazionale Caccia e Natura, oltre a collaborare con Federparchi e ISPRA, è costituito, tra gli altri, da rappresentanti di “Beretta” e “Benelli” (armi) e “Fiocchi” (munizioni) ma al tempo stesso aderisce alla Fondazione “Symbola” creata niente meno che da Ermete Realacci, ex Presidente di LegAmbiente… Non solo, ma partecipa anche al Progetto U.N.A. (Uomo Natura Ambiente): UNA è anche un’altra Fondazione, i cui soci fondatori sono il CNCN e ArciCaccia, che porta avanti progetti con Federparchi e che nel 2020 (ma tu guarda che coincidenza…) è entrata a far parte del Comitato nazionale IUCN. Federparchi, IUCN… Non vi ricorda qualcosa o, meglio, “qualcuno”? E chi è il Presidente della Fondazione UNA? Ma sì, sempre lui: Maurizio Zipponi! Dite la verità: non ve l’aspettavate, eh?
Quel Zipponi ex sindacalista CGIL-FIOM, ex deputato di Rifondazione Comunista poi passato a Italia dei Valori (scrivendo un libro con Di Pietro), poi mollata dopo non essere stato rieletto; dopo di che, si “converte” all’ambientalismo (absit iniuria verbis): senza per questo trascurare i rapporti con “Beretta” (quella dei fucili, non i salumi), Banca Intesa (di cui è “Senior Advisor”) e l’industria energetica. E, al tempo stesso, con LegAmbiente e Federparchi. Ma che ve lo dico a fa’…
Tutto ciò per dirvi che siete dei matti incoscienti se continuate a parlare di “circuito chiuso autoreferenziale”, come scritto dal Senatore La Pietra (Fratelli d’Italia) nella sua interrogazione parlamentare. Chissà se il “pizzino” del CNCN è arrivato anche a lui.