scritto da greenreport.it
Una sperimentazione dell’università di Pisa nell’ambito del progetto europeo FutureMARES
I ricercatori del Dipartimento di biologia dell’università di Pisa sono convinti che «I mesocosmi dell’Acquario di Livorno daranno risposte sul futuro del mare dell’Arcipelago Toscano».
Infatti, i ricercatori stanno conducendo in queste speciali vasche degli esperimenti per capire l’impatto del cambiamento climatico sul Mediterraneo, «Simulando particolari condizioni quali le ondate di calore, il riscaldamento e l’acidificazione dei mari con l’obiettivo di valutarne gli effetti sulle praterie di Posidonia oceanica, una pianta fondamentale per la salute degli ecosistemi marini».
La sperimentazione rientra nel progetto europeo FutureMARES e il biologo dell’UniPi Fabio Bulleri, responsabile di FutureMARES per l’ateneo pisano spiega che «L’obiettivo è quello di prevedere quali saranno i cambiamenti a carico di habitat chiave, come ad esempio le praterie di Posidonia oceanica e le foreste macroalgali sommerse. Allo stato attuale i dati storici e le ricerche sperimentali e sul campo ci suggeriscono infatti una progressiva colonizzazione di specie con maggiore affinità per acque calde».
Al progetto FutureMARES, finanziato dell’Unione Europea nell’ambito di Horizon 2020, partecipano 32 partner in cinque macro-regioni (Mare del Nord, Mar Baltico, Mar Mediterraneo, NE Atlantico e Sud Pacifico) per individuare soluzioni “basate sulla natura” per conservare la biodiversità in scenari climatici futuri.
Bulleri conclude: «I dati relativi alle isole dell’Arcipelago Toscano serviranno per determinare il rischio climatico per le principali specie marine così da fornire informazioni utili per implementare adeguate politiche gestionali e di conservazione».