Lunedì 25 luglio prossimo, alle ore 21.30, nella coreografica cornice della zona adiacente la torre del Saraceno a Giglio Porto, si terrà il terzo appuntamento della manifestazione letteraria “Il lunedì del lettore” con la presentazione del libro “Il cielo è rotondo. La pescatora e il mangiapane” scritto da Domenico Solari sotto lo pseudonimo di Mecuccio Rum Solari.
Questo terzo appuntamento segue i due precedenti tenutisi a Giglio Porto per il volume “Tracce perdute” di Aldo Scotto e a Giglio Castello per il libro “Filastrocche gigliesi” di Olga Centurioni, entrambi caratterizzati da una appassionata e attenta partecipazione di pubblico. Nei giorni 1 agosto al Porto, 22 agosto al Campese e 29 agosto al Castello, seguiranno, rispettivamente, “Il naufragio del S. Antonio” di Francesco Fanciulli, “Le orchidee del Giglio” di Vitaliano Gulli e Giuseppe Tosi e “Si arrangi ancora quel grullo” di Andrea Arienti.
Il libro “Il cielo è rotondo” che verrà presentato lunedì prossimo rientra, come il romanzo “Tracce perdute” nella categoria dei romanzi storici, ma questa volta la narrazione è contestualizzata in un altro periodo storico dell'isola del Giglio e precisamente nelle vicende conseguenti alla drammatica incursione del corsaro Ariadeno Barbarossa del giugno 1544, allorché questi assaltò l'isola, distrusse il Castello e ne catturò quasi l'intera popolazione, poi venduta a Costantinopoli al mercato degli schiavi.
Una delle varie caratteristiche di questa opera è che fa parte di una tetralogia, ovvero la storia continuerà in altri tre succesivi libri dai titoli, rispettivamente, “Il turco e suo figlio” “Il religioso e la compagna” e “Il gigliese”. Originale, simpatica e non causale, è la circostanza per cui la presentazione del primo libro avrà luogo proprio a pochi metri di distanza dalla caletta del Saraceno, luogo dove inizia l'intero racconto, vecchio di secoli di storia isolana.
Il libro si presenta in una veste editoriale di agevole lettura ed è impreziosito, in copertina, da un elegante acquerello realizzato “ad hoc” dal pittore gigliese Giovanni Cavero.
IL CIRCOLO CULTURALE GIGLIESE