scritto da greenreport.it
Marciana Marina sarà comune di punta anche per la rete di Borghi piu belli
Marciana Marina è uno dei 10 piccoli Comuni italiani “pilota”, scelti tra i molti candidati, che attueranno il progetto “BeComE : da Borghi a Comunita energetiche”, lanciato da Legambiente in collaborazione con il Kyoto Club e il supporto tecnico di AzzeroCO2.
L’opportunità irrinunciabile è rappresentata dai 2,2 miliardi di euro che il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destina ai centri con meno di 5 mila abitanti per costituire le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): favorirne la costruzione partecipata sui territori è l’obiettivo dell’iniziativa congiunta. Uno sviluppo cui guardano anche le proposte di Legambiente e Kyoto Club rivolte al Governo per una reale partenza delle CER in tutto il Paese, in attesa dei bandi in uscita entro l’anno.
In una nota inviata all’amministrazione del più piccolo Comune della Toscana – riconfermata alle elezioni del 12 giugno – e al circolo di Legambiente Arcipelago Toscano, Alessandra Bonfanti, referente di progetto BeComE e responsabile piccoli comuni di Legambiente, scrive: «Siete tra i Comuni che abbiamo individuato per fare insieme un percorso propedeutico alla creazione della CER nel vostro territorio».
Il Comune marinese e Legambiente hanno già compiuto il primo dei tre passi richiesti per aderire e proseguire nel progetto: indicare un referente di progetto (individuato nella vicesindaca e assessora all’ambiente Donatella Martorella) e un referente tecnico, mentre Legambiente Arcipelago Toscano ha individuato il referente per i laboratori e i processi partecipati (capace di convocare soggetti sociali e organizzare eventi di confronto e informazione). Ci sarà anche un referente di Legambiente supervisor di tutto il processo.
Il progetto di informazione e formazione generale ai Comuni Pilota offre gratuitamente un progetto di prefattibilità socio economica e inizia a disegnare impianto e funzionamento della potenziale CER e 3 laboratori di Comunità per facilitare il percorso di innovazione sociale e partecipazione
Per attivare il progetto BeComE con Legambiente è necessario partecipare agli incontri preselettivi del 1 luglio e del 8 luglio, mentre il 6 luglio ci sarà una formazione tecnica aperta a tutti.
L’1 luglio primo incontro di conoscenza e definizione delle azioni curato da Legambiente; l’iniziativa del 6 luglio vedrà interventi sulla parte impiantistica, degli incentivi, normativa e statutaria, dei rapporti con GSE e della costruzione partecipativa della comunità di consumatori; quello dell’8 luglio sarà un incontro di valutazione del lavoro di analisi che verrà fatto con Azzeroco2. sarà un incontro di conoscenza e approfondimento del percorso con un giro di presentazione e quella dell’ 8 luglio una prima valutazione tecnica di come si realizza una fattibilità tecnico economica. Agli incontri dell’1 e 8 luglio possono partecipare i referenti del gruppo di lavoro ma «Devono essere presenti tutti i Comuni candidati, pena l’esclusione».
Inoltre, Marciana Marina sarà comune di punta anche per la rete di Borghi più belli, dando l’opportunità al Comune elbano di entrare in questo esclusivo club.
La vicesindaca di Marciana Marina, Donatella Martorella, ha commentato: «Credo che questo sia un riconoscimento di cui andare fieri. Soprattutto dimostra il nostro impegno verso un futuro consapevole e responsabile del nostro paese».
Cinque le richieste che Legambiente e Kyoto Club hanno rivolto al Governo in merito alle comunità energetiche e ai bandi di cui si aspetta l’uscita entro l’anno: 1) Governo e Autorità definiscano al più presto, con relativi decreti e delibere, le tecnicalità e gli incentivi indispensabili per la partenza reale delle comunità energetiche in tutto il Paese: siamo già in ritardo! 2) Nei bandi del PNRR destinati ai piccoli Comuni si faccia uno sforzo reale di semplificazione per definire modalità facili per la concessione di finanziamenti e tempi congrui per la risposta ai bandi: non sarebbe tollerabile scaricare sui Sindaci e sulle fragili strutture dei piccoli Comuni ritardi imputabili allo Stato centrale. 3) Nei bandi sia data la dovuta attenzione (prevedendo adeguate facilitazioni) al processo di costruzione delle comunità e non soltanto alla realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili, i quali comunque devono essere sostenuti con fondi coerenti con i costi reali. 4) È indispensabile che parallelamente si completi finalmente il processo di semplificazione delle autorizzazioni, che sia snello e coerente con il bando in modo da evitare che progetti approvati e finanziati siano poi bloccati dalla burocrazia. 5) Prevedere il finanziamento a fondo perduto per quelle CER in cui sono coinvolte solo cittadini, amministrazioni e terzo settore, con criteri premianti per le attenzioni rivolte al sociale, alla marginalità geografica e all’utilizzo di soluzioni tecnologiche di gradevole impatto estetico.