SeiToscana terza edizione Ambiente in Comune conferenza stampa Frati Fabbrini 2 640x468Fabbrini: «Dopo il successo dello scorso anno lanciamo questa III edizione con entusiasmo»

Frati: «Questa iniziativa ha il grande pregio di connettere i grandi obiettivi planetari dello sviluppo sostenibile con azioni quotidianamente svolte all’interno delle comunità locali»

 

Grazie alla terza edizione di “Ambiente in Comune” i 104 Comuni che compongono l’Ato Toscana sud hanno tempo fino al 31 dicembre per mettersi alla prova con l’Agenda Onu 2030, ovvero la roadmap per lo sviluppo sostenibile definita dalle Nazioni Unite che (anche) l’Italia si è impegnata a rispettare, anche se ad oggi risulta drammaticamente in ritardo nella tabella di marcia.

Se il contesto nazionale non è incoraggiante, nicchie d’eccellenza comunque esistono e il premio “Ambiente in Comune”, ideato e promosso da Sei Toscana – il gestore unico dei servizi d’igiene urbana nell’Ato – permetterà di mettere in risalto le Amministrazioni che si sono particolarmente distinte, o che lo faranno nel prossimo futuro, per progetti e iniziative di significativa rilevanza nell’ambito dello sviluppo sostenibile e buone pratiche di cui.

«Ambiente in Comune – spiega Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana – rientra in quella serie di iniziative rivolte alle Amministrazioni locali e ai cittadini che la società promuove con l’obiettivo di un coinvolgimento sempre più attivo sui temi legati alla sostenibilità e, più in generale, alla cura del territorio. Dopo il successo dello scorso anno, con quasi cento progetti presentati, lanciamo questa terza edizione con entusiasmo, sicuri che la partecipazione sarà ancora più significativa. È un segno tangibile dell’accresciuta coscienza ambientale dei cittadini della Toscana meridionale, una consapevolezza che rappresenta per Sei Toscana una base solida da cui partire per una migliore gestione dei rifiuti. La sostenibilità, infatti, è uno dei capisaldi del nostro nuovo piano industriale. Crediamo che i cospicui investimenti previsti possano generare valore per il territorio e per le persone che lo animano».

I Comuni potranno presentare i progetti, già realizzati o pianificati, coerenti con 7 dei 17 obiettivi di sostenibilità indicati dall’Agenda 2030 (SDGs) raccontando il proprio punto di vista su istruzione di qualità; imprese, innovazione e infrastrutture; città e comunità sostenibili; consumo e produzione responsabili; lotta contro il cambiamento climatico; vita sott’acqua; vita sulla terra.

Tra i progetti presentati, a insindacabile giudizio di una giuria di esperti, saranno scelti tre vincitori: per i comuni fino a 5.000 abitanti, tra 5.000 e 15.000 abitanti e oltre i 15.000 abitanti. La commissione che decreterà i vincitori sarà presieduta anche quest’anno dal rettore dell’Università degli Studi di Siena, Francesco Frati. Ai vincitori saranno destinati premi in ore di formazione sui temi dello sviluppo sostenibile e sull’Agenda 2030.

«La positiva esperienza delle due precedenti edizioni – dichiara il rettore Francesco Frati – ci spinge a continuare a sostenere questa iniziativa, che ha il grande pregio di connettere i grandi obiettivi planetari dello sviluppo sostenibile con azioni quotidianamente svolte all’interno delle comunità locali. Con ciò si realizza il doppio risultato di fare qualcosa di concreto per ridurre l’impatto antropico e di sensibilizzare tutti i cittadini verso il rispetto dell’ambiente e l’adozione di buone pratiche rispettose degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030».

Il lancio della terza edizione, avvenuto oggi nell’ambito della manifestazione Ri-conoscere l’ambiente e inserito tra gli eventi del Festival dello Sviluppo Sostenibile, ha rappresentato l’occasione per ripercorrere, insieme agli amministratori dei comuni della Toscana meridionale, i progetti e le azioni già messi in campo per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Come già accennato, i Comuni dell’Ato sud hanno tempo fino al 31 dicembre per compilare il questionario e inviare i progetti andando sul sito www.ambienteincomune.it.

fonte www.greereport.it

   

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