Un'altra splendida poesia di Tonino Ansaldo che descrive alla perfezione questa via comunemente conosciuta dai gigliesi come arco di Momina. Nella pagina oltre che a leggere si può anche ascoltare l'audio della poesia narrata da Tonino.
NEL CARO CARUGGIO
Poc’oltre conta
quaranta i passi.
Il caro divin caruggio.
E al piè
di anni lento
largo il giro accorcia.
E’ angusto
quel noto tratto
par costrutto
solo al passar
d'un gatto
d’un ratto.
S’incastona
tra i quadri
di sacra bianca pietra.
Mezzo è corso
in ombra,
in altra
debole raggio filtra...
Quivi stringe, strozza,
appen si passa
che tu sia smilzo
peggio se di larga stazza.
Quivi...
Lungi, indietro,
sorgea l’ingresso
d'un misero diverto
pellicola all’aperto.
Or
quel magico loco
quel magico tempo
Piange il cuor nel petto.
Quivi...
nell'intestin
parenti guerre
ove lungi tra quelli
il saluto manca...
In quell’angusto
avvien l’incanto
ove il rancor
si scioglie
si tanto accanto
il cuor si tocca
tornando santo.
Come
poscia la tempesta
di sole sorte il raggio...
Così pareggia
il caro divin caruggio.
Tonino Ansaldo