scritto da Armando Schiaffino
Di ritorno dal cimitero di Giglio Porto, dalla cerimonia di tumulazione delle ceneri del comandante Fernando Fanciulli, sorgono spontanee alcune considerazioni. In questo piccolo cimitero sono sepolti molti altri marittimi che, come Nando, hanno navigato per tutti i mari del mondo spinti innanzitutto dalla necessità di garantire un'esistenza dignitosa alle proprie famiglie. Navigavano quindi per necessità e cioè “per fame”.
Alcuni, fra cui Nando, non interpretarono il loro lavoro solo come sacrificio ma colsero l'opportunità, nei loro viaggi, di osservare e imparare. Viaggiarono quindi non solo “per fame” ma anche “per sete”, nel senso della celebre frase dantesca “fatti non foste a vivere come bruti ma per seguire virtude e canoscenza”, grande metafora per affermare che la ricerca della conoscenza è la sola vera ragione dell'esistenza umana.
In molti hanno fatto per varie volte il giro del mondo e in ogni occasione hanno visto tanto; Nando era fra quelli che non solo hanno “visto” ma hanno anche “guardato”.
La sua intelligenza, la sua sensibilità, la sua preparazione gli hanno consentito di arricchirsi di un patrimonio di esperienze e di conoscenze che, successivamente, ha avuto anche la capacità di trasmetterci attraverso non solo i suoi libri ma anche con i suoi racconti orali, impreziositi dal suo dolce ed eterno sorriso.
Per questo e per altri mille motivi lo ringraziamo e non lo dimenticheremo mai.
Giglio Porto, 1 agosto 2021 Armando Schiaffino