fonte Toscana Notizie
Attraverso un avviso pubblico le Società della Salute potranno presentare progetti per accedere ai circa 13 milioni di euro di fondi.
Favorire la permanenza o il ritorno presso la propria abitazione alle persone non autosufficienti o a rischio di non autosufficienza. E’ questo l’obiettivo di un intervento approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli.
Attraverso un avviso pubblico le Società della Salute potranno presentare progetti per accedere ai fondi, circa 13 milioni di euro, previsti nell’arco di due anni.
“E’ un intervento aggiuntivo rispetto ai servizi ordinari – spiega Serena Spinelli - L’intento è di rafforzare le prestazioni e i servizi che possono consentire alla persona non autosufficiente, anche in maniera temporanea (per esempio a causa di Covid 19) di restare o far ritorno nella sua abitazione con indubitabili vantaggi sotto il profilo della qualità della vita”.
Gli interventi attivati saranno erogati sotto forma di Buoni-servizio e avranno una durata di 18 mesi a partire dal loro avvio.
Le azioni finanziate sono tre: la prima è destinata a potenziare i servizi di continuità assistenziale ospedale-territorio, la seconda è rivolta alla cura ed al sostegno familiare di persone affette da demenza, la terza all’ampliamento del servizio di assistenza familiare.
1- Percorsi di continuità assistenziale
Il primo ’intervento si inserisce nell’ambito dei percorsi di continuità assistenziale ospedale-territorio. Per ogni potenziale destinatario Agenzia di continuità ospedale-territorio predisporrà – preliminarmente alle dimissioni ospedaliere o da strutture pubbliche - un Piano individualizzato formulato sulle base delle specifiche necessità rilevate e l’elenco delle attività che potranno essere attivate presso il domicilio.
Il Piano individualizzato potrà prevedere la combinazione di più tipologie di intervento per un ammontare che può variare da un minino di 1.500 ad un massimo di 3.000 euro per ciascun destinatario.
2- Sostegno familiare di persone affette da demenza
La seconda tipologia di interventi riguarda i percorsi di cura e di assistenza a persone affette da demenza e ai loro familiari L’azione favorisce l’accesso a servizi anche innovativi di carattere socio-assistenziale a persone con disturbi cognitivi e servizi di sostegno alle loro famiglie, per garantire una reale possibilità di permanenza presso il proprio domicilio e all’interno del proprio contesto di vita.
Il destinatario riceverà un Piano individualizzato che potrà prevedere la combinazione di diverse tipologie di prestazioni consentendo la composizione di un pacchetto di interventi (attività di base di igiene, prevenzione cadute, informazione caregiver) il cui ammontare può variare da un minimo di 3.000 a un massimo 4.000 euro, erogabili attraverso un Buono servizio.
3- Ampliamento del servizio di assistenza familiare
L’azione finanzia l’erogazione di contributi economici alla spesa per un “assistente familiare” regolarmente assunto con contratto a tempo indeterminato. L’obiettivo dell’intervento è quello di ampliare il servizio di assistenza familiare e promuovere l’occupazione regolare.
L'azione è rivolta a persone anziane ultra 65enni (o anche di età inferiore nel caso di persone con patologie degenerative assimilabili al decadimento cognitivo) che presentano un elevato bisogno assistenziale.
Il contributo è erogato attraverso un Buono servizio il cui ammontare mensile può variare da 200 a 800 euro a seconda della condizione economica del destinatario verificata attraverso l'attestazione ISEE.