Dopo l'ultimo mio personale intervento del 10 febbraio scorso, nonostante mi fossi ripromesso di non intervenire più pubblicamente sull'argomento “sanità gigliese”, le recenti prese di posizione e affermazioni del Sindaco mi impongono come cittadino, come ex medico di famiglia, come amministratore comunale, di non poter derogare all'obbligo morale di evidenziare quanto segue.
La richiesta di una postazione del 118 per l'intero arco dell'anno sull'isola, anche se venisse accettata, non risolverebbe le attuali problematiche dell'assistenza sanitaria di base. Per quanto avrebbe comunque costituito solo una risoluzione parziale, sarebbe stata più razionale la richiesta di affiancamento da parte del medico di continuità assistenziale, come per altro già previsto dalla delibera del Direttore Generale n. 117 del 07 febbraio 2018 , che prevedeva, unico riferimento a un singolo Comune in tutta la regione toscana, disposizioni “ad hoc” per la particolare situazione dell'isola del Giglio. Delibera che “la massima autorità sanitaria locale” dovrebbe almeno conoscere e a cui comunque nessuno ha mai dato seguito.
L'unica soluzione percorribile a breve per gli attuali problemi isolani potrebbe essere quella sopra esposta, anche in considerazione che il compito della verifica della reale urgenza è sempre stata del medico di base, salvo conseguente richiesta dell'intervento del 118. Compito da sempre e regolarmente retribuito in forma aggiuntiva il base all'Accordo Integrativo Medicina Generale del 28 Luglio 2000 che prevedeva, fra i criteri di individuazione delle “zone disagiatissime” e il relativo maggiore impegno professionale da parte del medico la “ posizione geografica” e la “distanza chilometrica dal Pronto Soccorso”.
Ho ritenuto doveroso ribadire quanto sopra, anche se in uno stato d'animo dibattuto fra due antitetiche e avvilenti consapevolezze : una che deriva dall'antica saggezza latina (“REPETITA IUVANT”) e una dal proverbio che dice che “NON C' E' PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE”.
Rimando pertanto alla lettura di tutti i miei precedenti contributi propositivi per il miglioramento dell'assistenza sanitaria all'isola del Giglio scritti, firmati e pubblicati negli ultimi anni. Almeno per quanto riguarda consigli (sempre inascoltati) per la programmazione sanitaria, compito che comunque non rientrava nei poteri del sottoscritto, che aveva invece il dovere di svolgere un altro ruolo.
Dr. Armando Schiaffino