Caro Attilio,

prendo spunto dal tuo intervento sul sito internet Isoladelgiglio.net, per esprimerti il mio rammarico per aver descritto la situazione internet del Giglio come da terzo mondo.

• I cittadini del Giglio sono già in grado di poter lavorare con le connessioni esistenti.
  Certo non con le prestazioni della fibra! Ma con una banda sufficiente ai loro fabbisogni.
  Le amministrazioni pubbliche dell’Isola hanno già una connessione dedicata, su
  frequenza licenziata, fornita da diversi anni (credo dai tempi dall’amministrazione Brothel) da un’Azienda - a partecipazione pubblica - che fornisce questo servizio. Presto, questo servizio dovrebbe essere esteso anche alle scuole che attualmente hanno comunque la disponibilità della connessione per quanto gli necessita. Gli altri che hai citato, fatta eccezione per la Polizia Municipale, la farmacia e in alcuni casi il medico, hanno tutti la loro linea dedicata. Anche gli studenti, per fare la didattica a distanza, sono in grado di avere gli strumenti adatti allo scopo; devono solo rivolgersi agli operatori giusti!

• bonus PC e tablet spetta a chi ha un ISEE inferiore ai 20.000 euro e, come tutte le agevolazioni che sono state fatte nell’era covid, hanno dato il loro da fare a chi ci ha avuto a che fare. In ogni caso, ad oggi come provider, non abbiamo ricevuto nessuna richiesta del piano voucher. Quindi...

Nel sesto capoverso della tua lettera, parli di esperienza negativa per gli studenti (elementari e medie) perché non sono stati messi nelle condizioni favorevoli per svolgere i compiti, minando i due diritti fondamentali ecc. Beh, anche qui, se c’è stato qualche caso, non è da imputare alle scarse tecnologie dell’isola ma forse alla volontà degli utenti di utilizzare connettività, sicuramente più economiche, ma sufficienti a sostenere il loro fabbisogno in una situazione normale.

Di quanto sono a conoscenza so che è prevista la stesura delle fibre ottiche anche al Giglio. Una volta che Infratel - tramite Openfiber - avrà fatto gli impianti, non è detto che i cittadini avranno la connessione con la fibra. Sarà "venduta" agli operatori interessati che, se riterranno conveniente il conto economico, faranno le loro offerte all’utenza. Non pensare che la fibra sia la panacea di tutti i mali!

Piuttosto sarebbe bello che lo Stato ascoltasse le richieste di Assoprovider (associazione del settore dei piccoli provider) di dare la possibilità a chi offre già questi servizi nelle zone svantaggiate - che tra l’altro hanno realizzato l’infrastruttura a proprie spese e senza contributi pubblici - di attingere le risorse disponibili a prezzi accettabili anziché a costi proibitivi anche ai colossi delle telecomunicazioni.

Con i migliori saluti,

Alessandro Brizzi - il provider del Giglio.