Dopo l’avvistamento di una foca monaca (Monachus monachus) – forse due in accoppiamento – all’Isola del Giglio una decina di anni fa e una seconda segnalazione a Pomonte, all’Isola d’Elba, il nuovo duplice avvistamento a Capraia rappresenta una notizia bellissima ed eccezionale.
«Le nostre isole – dice Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana – potrebbero vedere il ritorno di questo rarissimo mammifero marino che ha dato il nome con il quale le chiamavano gli isolani – bue, bove o vacca marina - a molte grotte e insenature dell’Arcipelago Toscano che era sicuramente presente all’Elba ancora nei primi anni ’60 e a Montecristo nei primi anni ’70, mentre al Giglio si parla di una sua presenza, con accoppiamento e cuccioli, addirittura nei primi anni ’90. Il mare protetto di Capraia – che proprio oggi è stato premiato con le 5 Vele di Legambiente e Touring Club – sembra essere quindi ridiventato una calamita per questi rarissimi mammiferi marini e anche per questo Legambiente, Diversamente Marinai i Diving Center le guide ambientali subacquee dell’Elba hanno promosso una petizione, che è già stata firmata da più di 5.000 persone, per chiedere l’istituzione dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano che attende di essere realizzata dal lontanissimo 1982»