di Attilio Brothel
Come noto, la popolazione dell’Isola del Giglio è risultata essere resistente al Covid-19 .
Da qui lo studio dei possibili fattori determinanti, condotto da un team di ricercatori, coordinati da Paola Cornelia Maria Muti dell’Università di Milano.
Il risultato dell'indagine pare sia da attribuirsi al ridotto tasso di inquinamento atmosferico, alle peculiari condizioni geoclimatiche e micro-ambientali che potrebbero ridurre la carica virale del Sars-CoV-2 in fase aerea o limitarne l’infettività una volta avvenuta l’esposizione.
La notizia ha avuto come conseguenza inaspettata una notevole pubblicità sui quotidiani e sulle TV nazionali e internazionali ( ultima in ordine di tempo la TV norvegese con un servizio che pubblicizza l'iniziativa con intervista alla Prof.ssa Muti ed al Dott. Schiaffino ed al tempo stesso l'Isola, con immagini che mettono in evidenza le bellezze naturali, il mare cristallino, bellissime spiagge e una costa estremamente varia con delle calette isolate di rara bellezza..
Ora, tutto va fatto a piccoli passi, dopo il monitoraggio sanitario . Se si riapre tutto, deve essere per non richiudere più, cosa che sarebbe davvero insostenibile. Occorre perciò lavorare senza essere prigionieri dell’emergenza, ma garantendo sempre e prioritariamente la sicurezza agli operatori e ai cittadini.
Un rilancio vero, per non tornare indietro.
Credo che gran parte del merito di tutto ciò vada riconosciuto alla Professoressa Paola Cornelia Maria Muti dell'Università di Milano, alla quale va il nostro doveroso ringraziamento , insieme al medico di medicina generale del Giglio, Armando Schiaffino ed ai volontari per l'importante supporto fornito – che pure vanno ringraziati – con il necessario raccordo della Asl e Comune.
Diverse persone – tra l'altro - sono rimaste particolarmente deluse dal silenzio del sindaco e della giunta sul notevole successo dell'iniziativa della prof.ssa Muti, sia in relazione alla considerevole partecipazione della popolazione all'iniziativa che alla notevole rilevanza mediatica avuta e, chissà se, col senno di poi, sindaco e giunta abbiano capito quanto sia stato scomposto, infelice e fuori luogo l'attacco alla Prof.ssa Muti con il comunicato del 19 aprile scorso (ultimo capoverso ): ved. link https://www.giglionews.it/2020/04/19/test-sierologici-alla-popolazione-il-comune-vorrebbe-disporre-del-progetto/) .
Ritengo infine che, a mio modesto parere, in una situazione come quella che stiamo vivendo si dovrebbero mettere da parte le posizioni personali e/o politiche e fare seriamente , con determinazione, gli interessi della Comunità Gigliese.
Attilio Brothel – ex sindaco