Tonino il poeta gigliese dedica questa poesia a Francesco Orlandini, livornese con sangue gigliese dei Rum, campione d'europa che ha vogato nelle barche più forti di Livorno, Borgo Cappucini e Venezia. Diventando con il tempo uno tra più forti vogatori di sempre.
E venne...
Sul granito venne,
Quel labrone sangue.
Poscia,
Il fato lo mestiò.
Nei “Rum”
Sovrana stirpe
Lo mestiò.
Quei “Rum”
In insula
Maggior seme sparso.
Visse...
Costui in simbiosi visse
Col fratello remo,
Coi parenti scalmi,
Gli stroppi, il sego.
In famiglia visse.
Detto,
Scarronzone
Colmo di potenza.
Voragini in mare creava.
La tempesta.
Questo...
D’alloro
Si cinse la testa.
Sul tricolor naviglio
D'Europa i remi
In alto alzò.
In festa.
In Giglio
Quel culmine
D'impresa resta.
Nel dì del dieci
Il PORPUREO LORENZO
Vide
Sue le vincenti scie
Oltre la decade...
Leggende oltrepassando
Si pose al comando.
S’imbarcò
Nel tempo
Sulle primarie glorie
Della città dei “mori”.
Bianco-nere, bianco-rosse
Storia di luce,
Di religione,
Di lunghe lance
Dalle dieci leve
In mare mosse.
Mostrò
Quivi
Lieve scemando
Movenze di voga.
Come gl’otto labroni
Mondiali “dei”
L'immensi scarronzoni.
Sembrò
Al paro d’essi
Il nostro...
Col cuore in corsa,
Coll’erculea forza.
S’immortalò
Sul trono
Delle quattro panche
Dov'egli assai giusto
Sulla terza siede.
Sull’ Olimpo
Armo d’isola
Dei tempi tutti.
Tonino, maggio 2020