Caro Armando,
avrei preferito confrontarmi con te personalmente, come abbiamo sempre fatto, in un buon rapporto di stima e amicizia, seppur con alcune nostre diversità, ma rispetto la tua volontà di parlare pubblicamente della questione del completamento del restauro dei preziosi documenti del nostro archivio storico, di cui mi hai erudito tempo fa.
Ricordo bene di averti detto che me ne sarei interessato e, seppur le vicende che sono seguite mi hanno un po’ oberato, l’ho fatto, più per passione verso una giusta causa così importante e motivo di orgoglio della storia della nostra comunità, che per competenza, non avendo la delega di Assessore alla Cultura (non ne avrei la competenza).
Ho accertato che l’impegno di spesa necessario non è indifferente e che l’iter burocratico, mi riferiscono i tecnici, è più complesso di quanto immaginavo, ma ritengo che dovremo assolutamente affrontare la questione al più presto possibile, per evitare aumenti dei costi a causa dei ritardi e garantisco che me ne farò promotore presso la Giunta Comunale. Ti terrò aggiornato sugli sviluppi.
Sconfesso che aspettavo una buona occasione di qualche bando di contributi ad hoc, come l’opportunità che abbiamo avuto per il teatro a Castello e, più in particolare, l’ottenimento di un importante contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che, con l’impegno di spesa del Comune per 100.000 Euro, deliberato nel bilancio di previsione nel Consiglio Comunale di sabato scorso, potrà finalmente essere realizzato.
La costruzione di un teatro al Giglio (che ospiterà anche concerti e convegni) è un grande traguardo per la nostra comunità, un gesto importante di attenzione per la cultura e non solo una mera “dichiarazione d’intenti”.
Altri obiettivi a favore della cultura, che dovevano essere svolti in questo periodo e dei quali mi sono spesso confrontato con te, sono convegni sulla storia e la preistoria del Giglio e rivisitazioni della vita degli Etruschi (l’Isola Etrusca), eventi che siamo stati costretti a rinviare per l’epidemia.
Prendo atto, con rispetto, della tua decisione di non volerti più dedicare ai lavori della Cabina di Regia del Turismo, ma permettimi di dirti che mancherà molto la tua partecipazione, non tanto per me, quanto per la nostra comunità, destinataria dei volontari sacrifici di tempo ed energie dei suoi membri, in un ambito creato per un costruttivo confronto, che va oltre la politica e gli interessi di parte: un’occasione storica della nostra società isolana. Sappi che sarà un grande piacere per tutti se e quando, ci ripenserai.
Con immutata stima
Walter