«I cambiamenti climatici determinano la necessità di mutare prospettiva, il Governo riconosca lo stato di calamità nazionale»
Dopo l’ennesimo nubifragio che si è abbattuto nella notte sulla Toscana, il presidente della Regione Eugenio Giani ha appena firmato un nuovo stato d’emergenza che riguarda le province di Livorno, Pisa, Siena, Grosseto, Pistoia e Città metropolitana.
Nel frattempo l’assessora regionale all’Ambiente e Protezione civile, Monia Monni, in queste ore è a Campiglia Marittima – una delle zone più colpite insieme a Siena, con allagamento della stazione e del parcheggio dell’ospedale delle Scotte – dove il fiume Cornia ha rotto gli argini invadendo il borgo nella zona Affitti e Bandita, come conferma la sindaca Alberta Ticciati: le squadre dei Vigili del fuoco di Livorno, Grosseto e Firenze, la Protezione civile, la Provincia di Livorno, Avela e la Cri stanno intervenendo nelle situazioni di criticità e pericolo, mentre i cittadini vengono invitati a sostare ai piani alti delle abitazioni e a non spostarsi per ridurre i rischi.
«Qui la situazione è importante – spiega Monni – anche se fortunatamente ha colpito zone prevalentemente rurali. Il Cornia ha prodotto 6 rotture arginali, tre in riva sinistra e 3 in riva destra precedute da sormonti (superamento sommità arginale). Questa è una dinamica tipica, l’acqua è troppa il fiume non la contiene ed esondando va ad erodere l’argine coi conseguente crolli arginali. Anche alcuni affluenti sono andati in crisi; è piovuta in 3 ore una quantità d’acqua così elevata che i nostri corsi d’acqua non reggono. Ed è un problema». Non va meglio lungo il fiume Cecina, che ha tracimato in riva destra in località Gorette e l’acqua si sta ora muovendo verso la Mazzanta: «Una piena così questo fiume non l’aveva mai vista», aggiunge Monni, che poche ore prima era a Castelfiorentino Monni insieme alla sindaca Francesca Giannì: «C’è un allagamento importante in una zona dove ci sono abitazioni e insediamenti produttivi – evidenzia nel merito l'assessora–, e sono state evacuate circa una trentina di persone, fra cui qualche bambino e diversi animali. Le evacuazioni sono state effettuate dai sommozzatori dei Vigili del fuoco, stiamo aspettando che la Città metropolitana installi le idrovore per portare via l’acqua, ma stiamo anche valutando insieme al Genio civile la possibilità di fare un taglio per un’uscita controllata dell’acqua sull’argine della Pesciola in modo da poter più velocemente liberare le zone e poter poi intervenire una volta che sono asciutte».
In un simile contesto, Giani ha sottolineato che sono 3 gli eventi climatici avvenuti a distanza di breve tempo che hanno colpito la Toscana spingendolo a chiedere prima lo stato di emergenza regionale e contestualmente quello nazionale.
«Il riconoscimento di un insieme di stato di calamità nazionale, e dunque risorse adeguate per affrontare queste emergenze – afferma il presidente – sarebbe da parte del Governo oggettivamente giusto ed equo. C'è la necessità di cambiare approccio di fronte alle nuove modalità degli eventi piovosi: i cambiamenti climatici determinano la necessità di mutare prospettiva, cambiano le modalità delle precipitazioni piovose con, spesso, bombe d’acqua che determinano un afflusso così forte e veloce che genera i danni che conosciamo».
Nel frattempo il gestore dei servizi d’igiene urbana nei 104 Comuni dell’Ato sud – l’area più colpita dall’alluvione –, ovvero Sei Toscana, si è già attivata per mettere a disposizione mezzi e uomini per le operazioni di rimozione detriti e pulizia dei territori colpiti dalle violente precipitazioni in alcuni comuni del senese e della Val di Cornia
Anche in considerazione delle previsioni meteo di oggi, venerdì 18 ottobre, la società – in accordo e in sinergia con le Amministrazioni comunali interessate – è al lavoro in via prioritaria per assicurare le attività di supporto al ripristino della viabilità stradale, in particolare nella rimozione di detriti e fango lungo le strade veicolari ed al ripristino delle condizioni di sicurezza dei contenitori di raccolta danneggiati e\o spostati nel corso delle forti piogge. Le attività sono portate avanti in stretto contatto con le centrali operative di Polizia municipale e Protezione civile dei territori interessati, così da assicurare il coordinamento dei vari interventi.
A partire da domani, salvo condizioni meteo particolarmente avverse o differenti indicazioni delle autorità competenti, inizieranno le attività di raccolta straordinaria dei rifiuti alluvionati. Modalità di ritiro ed esposizione dei materiali saranno comunicate tempestivamente in accordo con i Comuni interessati.