scritto da Toscana Notizie
Piena sintonia nella difesa dei valori di democrazia, giustizia sociale e antifascismo espressi nella Costituzione e impegno comune nell’opporsi fermamente alla minaccia per l’unità della Repubblica rappresentata dalla legge Calderoli per l’autonomia differenziata.
E’ quanto emerso dall’incontro che il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha avuto stamani in Palazzo Strozzi Sacrati con una delegazione de “La via maestra”, la rete di associazioni e sindacati in difesa della Carta costituzionale che è anche uno dei soggetti promotori del referendum abrogativo della legge 86/2024 recentemente approvata dal Parlamento.
“Questa legge - ha affermato il presidente Giani - è sbagliata. Non aiuta l'individuazione delle specificità e delle vocazioni dei territori, ma cristallizzerà e amplificherà le diseguaglianze tra le Regioni, tra le aree più forti e quelle più deboli del Paese. E non è soltanto una minaccia concreta all’unità nazionale, ma un macigno sulla strada del regionalismo equo e solidale voluto dai padri costituenti, a partire da Piero Calamandrei. E’ per questo – ha ribadito – che la Toscana è in prima fila nella battaglia referendaria e insieme a esperienze come 'La via maestra' lavoreremo per suscitare una grande mobilitazione nel Paese contro questa legge profondamente sbagliata”.
“Siamo convinti - hanno sottolineato i rappresentati de 'La via maestra', al momento costituita da Acli, Anpi, Arci, Cgil, Cittadinanza attiva, Cnca, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Libera - che solo rinsaldando l’unità nazionale, valorizzando l’interdipendenza tra economia settentrionale e meridionale, rafforzando il welfare pubblico e universalistico, proiettandoci come unico grande ‘sistema Paese’ in un’Europa sempre più unita, potremo rappresentare e tutelare al meglio i valori costituzionali antifascisti della Repubblica democratica fondata sul lavoro e la partecipazione dal basso dei cittadini e delle cittadine. È importante sapere che la Regione Toscana sarà con noi in questa fondamentale battaglia popolare per l’abrogazione della sciagurata legge SpaccaItalia”.