nave toremarfonte elbareport.it  

Ignara dell’ammonimento dei latini la Regione Toscana si appresta a porre in essere l’ennesimo disastro nel settore dei trasporti marittimi.

Scade oggi (20.2.2024) il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte delle imprese marittime per l’assegnazione dei fondi della continuità territoriale. In parole semplici si tratta delle sovvenzioni pubbliche che la Regione attribuisce a chi si assume il servizio di trasporto marittimo per l’Elba e per le altre isole dell’Arcipelago Toscano. Auspichiamo a riguardo la massima trasparenza e pubblicità degli esiti delle manifestazioni di interesse. Quello che fino ad oggi è emerso dalla fase di avvio del procedimento è però l’assoluta assenza di valutazione storica della attuale forma di gestione del servizio marittimo. Si tratta di una carenza grave e colpevole: la privatizzazione della TOREMAR si è rivelata un TOTALE DISASTRO per l’Elba ed i suoi abitanti. All’epoca della prima privatizzazione all’inizio degli anni 2000, quando le altre forze politiche erano offuscate dalla sbornia neoliberista delle privatizzazioni selvagge, la scelta operata dalla Regione Toscana fu quella di mettere a bando la gestione della TOREMAR. Paradossalmente a vincere la gara fu il Gruppo Onorato che già possedeva la compagnia Moby, diretta e sostanzialmente unica concorrente di TOREMAR sulla tratta di navigazione. La conseguenza fu l’istituzione di un monopolio con tutti i ben noti disservizi. Nel 2012 la Regione Toscana riusciva a fare ancora peggio: all’esito di due separati bandi vendeva la flotta TOREMAR al Gruppo Onorato e assegnava il servizio di continuità territoriale sempre allo stesso operatore. In questo modo veniva archiviato ogni ruolo effettivo del settore pubblico nei trasporti marittimi. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: peggioramento ed inaffidabilità del servizio; navi vetuste; aumento dei tempi di navigazione; inquinamento delle aree portuali; costo dei biglietti altissimo. La privatizzazione è stato un fattore di sottosviluppo per l’Elba, un ostacolo al diritto alla mobilità degli elbani che sono costretti a viaggiare per motivi di salute, di studio o di lavoro, ed un grave elemento ostativo allo sviluppo dell’economia e del turismo. Tacciamo poi sulla vicenda dei rapporti tra il gestore del servizio e la “politica che conta” così come emersi dalle carte del procedimento svoltosi dinanzi la Sezione Fallimentare del Tribunale di Milano. Il Gruppo Onorato, a fronte di ingenti debiti nei confronti dello stato, elargiva però finanziamenti a partiti politici e, in particolare alla Fondazione riconducibile all’allora segretario del PD Matteo Renzi.

La mancanza di analisi storica ha come conseguenza che non si possa neppure ipotizzare nella mente dei governanti regionali una qualche alternativa all’attuale sistema. La loro unica visione, ormai superata dall’evidenza dei fatti, è quella dell’ideologia iperliberista, rapace e privatizzatrice. Così, come e peggio del solito, rimettono i destini di questo settore fondamentale e strategico ai meri interessi dei soggetti privati. Eppure c’era il tempo di effettuare scelte diverse, ad esempio con un utilizzo pubblico virtuoso dei fondi del PNRR. Purtroppo però la regione Toscana non ha neppure elaborato a riguardo uno straccio di progetto.

In tale contesto appare difficile che le esigenze degli elbani possano trovare effettiva realizzazione proprio mentre, al contrario, sarebbe sempre più urgente assicurare un più ampio arco orario del servizio con l’istituzione della corsa notturna, un ammodernamento del naviglio con il conseguimento di standard più elevati a livello ambientale, di sicurezza e affidabilità (limitando così al minimo i continui blocchi dei trasporti in condizioni meteo avverse), una politica tariffaria più rispettosa delle esigenze degli studenti, dei pendolari e di tutti coloro che sono costretti a muoversi dall’Isola per motivi di salute.

Da parte nostra assicuriamo che continueremo a seguire con il massimo impegno e la massima attenzione questo tema così importante per la popolazione dell’Isola D’Elba.

Partito della Rifondazione Comunista _ Circolo Elba

   

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