scritto da Legambiente Arcipelago
Il legame tra costruzione di pace e promozione di energie locali e pulite tra i temi al centro dell’incontro a cui hanno partecipato circoli Legambiente da tutta la regione
Calenzano, 15 Ottobre, 2023- Il lavoro sui cantieri della transizione ecologica per promuovere le energie rinnovabili, l’agrivoltaico e l’economia circolare in Toscana durante i prossimi quattro anni, cruciali per l’adattamento alla crisi climatica. Questi sono solo alcuni dei temi al centro del congresso di Legambiente Toscana, che si è appena concluso nell’Aula Magna Design Campus di Calenzano con il titolo “La Toscana in cantiere” per indicare il lavoro costante sulla transizione ecologica, grazie anche ai fondi del PNRR e PNIEC.
La due giorni si è svolta con la presenza di quasi tutti i 31 circoli toscani e di oltre cento persone partecipanti tra soci e delegati e delegate. Ci sono stati tanti interventi delle associazioni invitate tra cui Arci, Forum Terzo Settore, Cesvot, Libera, Anbi e Arpat ma anche le istituzioni come l’Università di Firenze e il Comune di Calenzano, che ha ospitato il congresso nel Design Campus di Calenzano, nei luoghi dove Don Milani ha aperto la prima scuola popolare.
Durante il congresso si è dibattuto delle vertenze dei diversi territori dal caso Keu con i 13 siti contaminati da cromo esavalente, alla tutela delle Alpi Apuane con la chiusura di tutte le cave intercluse nel Parco, fino alla mobilitazione per la messa in opera del Parco Agricolo della Piana contro l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. E poi i lavori in corso per la promozione delle bonifiche nei SIN, la gestione circolare dei rifiuti, la mobilità sostenibile, l’agroecologia, la tutela delle aree costiere e delle zone fluviali, le comunità energetiche. Ma anche su temi strettamente legati alla giustizia sociale, alla lotta alla disinformazione, il contrasto alle ecomafie e allo sfruttamento lavorativo, l’educazione e il coinvolgimento delle giovani generazioni.
C’è stato anche spazio per il dibattito sulla gestione dei rifiuti, dei boschi, dell’eolico, dell’agrivoltaico e la necessità di una presa di posizione da parte della politica per contrastare la crisi climatica.
E sono stati lanciati gli appuntamenti per le prossime mobilitazioni del 21 ottobre a Pisa con un doppio appuntamento: contro la base militare a Pisa con la manifestazione “Fermare l'escalation" e la biciclettata/camminata Liberi dal Keu a San Giovanni Valdarno.
"Un Congresso splendido. Una due giorni intensa, dove abbiamo discusso di tutte le grandi questioni aperte. Sia delle grandi vertenze (estrattivismo insostenibile sulle Apuane, parco Agricolo della Piana, dipendenza dalle fonti fossili) che dei Cantieri per la Transizione Ecologica che dovremo nei prossimi anni mettere in opera. Dai tanti impianti di produzione energetica rinnovabile a quelli per l'economia circolare.... Dalle CER ai tanti parchi che dovremo istituire per raggiungere gli obiettivi europei del 30% di territorio protetto al 2030. Un compito enorme e sfidante, che ci impegna a tutti i livelli," dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.
Il congresso è stato anche un momento per ribadire il pacifismo integrale dell’associazione, per il cessate il fuoco di tutti i conflitti e la vicinanza alle vittime. Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità per il bene del popolo palestinese. Israele deve smettere di agire con la sua potenza militare contro la popolazione della Striscia di Gaza o usare metodi di rappresaglia come togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione, senza vie di fuga ed impossibilitata a proteggere le famiglie, i bambini, bambine e gli anziani.
Il legame indissolubile tra il pacifismo e l’ambientalismo è stato sottolineato da Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente che ha partecipato al congresso regionale: “Realizzare gli impianti rinnovabili e di economia circolare è un’operazione di peacekeeping. Se i paesi sono indipendenti energeticamente si abbassano le tensioni internazionali: fare gli impianti delle rinnovabili ci permette di essere meno co-responsabili dei conflitti nel mondo.”
Alla conclusione della due giorni sono state confermate le cariche dirigenti dell’associazione toscana, il presidente Fausto Ferruzza e il direttore Federico Gasperini e l'allargamento dell’ufficio di presidenza a cui si aggiungono Elena Canna e Lorenzo Cecchi. Al termine del congresso sono anche state anche elette le 65 persone delegate che parteciperanno al congresso nazionale, il prossimo 1-2-3 dicembre a Roma.