Consiglio regionale per lo sviluppo dellArcipelago Toscanoscritto da greenreport.it  

Una risoluzione impegna la Giunta a costituire una Consulta delle isole minori, garantire accessibilità territoriale e interventi mirati sui servizi pubblici

Approvare mozioni e risoluzioni sullo sviluppo sostenibile delle isole toscane è una costante delle ultime legislature del Consiglio regionale della Toscana, mozioni e risoluzioni che sono rimaste in gran parte disattese e speriamo che non accada anche per la proposta di risoluzione, di iniziativa della commissione per la valorizzazione delle aree interne guidata da Marco Niccolai

(Pd),  approvata dal Consiglio regionale con 27 voti favorevoli, nessun contrario e 3astenuti, e che prevede che «Lo sviluppo socio-economico delle aree insulari della Toscana, in particolare dell’arcipelago e quindi Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Giannutri e Gorgona, dovrà essere garantito anche prevedendo una Consulta delle isole minori dedicata ai temi dell’insularità, della continuità territoriale e dell’integrazione dei servizi (socio-sanitario, trasporti, scuola). Ma non solo, ai 33mila abitanti dovranno essere assicurati interventi mirati sui servizi pubblici».
La risoluzione raccoglie le audizioni fatte dalla commissione con i rappresentanti istituzionali delle realtà insulari che hanno chiesto interventi su una serie di criticità. La Giunta regionale viene chiamata ad impegnarsi per una «Specifica attenzione, all’interno degli atti di programmazione, a partire da programma regionale di sviluppo, per promuovere e sostenere lo sviluppo delle isole toscane in armonia con le zone costiere e tramite interventi che garantiscano l’accessibilità territoriale, il sostegno dei sistemi economici, la tutela e valorizzazione delle specificità ambientali, il livello dei servizi pubblici locali».

Come ricorda Niccolai, «Si chiede inoltre di prevedere misure volte a favorire uno sviluppo economico sostenibile dell’arcipelago” per sostenere in particolare competitività e innovazione delle micro, piccole e medie imprese in ambito di economia e turismo ecosostenibile; favorire una cultura e una gestione del territorio e del mare sempre più attente alla conservazione e alla tutela dell’ambiente, favorendo i cosiddetti ‘porti verdi; ammodernare le strutture produttive e le infrastrutture della pesca e dell’acquacoltura; incentivare la diffusione della tecnologia per colmare il gap di accessibilità ai servizi informatici legato alla condizione di insularità; migliorare la mobilità transfrontaliera di persone e merci; mettere in atto linee di intervento volte a incentivare, per quanto possibile, l’offerta turistica anche in periodi non estivi, riducendo così la stagionalità; sostenere e stimolare il settore agricolo e la sua occupazione. L’accessibilità ai servizi pubblici, in particolare quelli socio-sanitari e scolastici, dovranno essere garantiti offrendo livelli adeguati di emergenza urgenza e continuità assistenziale, anche attraverso il potenziamento dell’ospedale di Portoferraio e dagli altri centri socio-sanitari presenti sulle isole toscane. L’esecutivo dovrà attivarsi nei confronti del Governo sul tema del personale scolastico per introdurre forme di incentivazione analoghe a quelle previste all’articolo 8 del così detto decreto legge montagna, anche in termini di punteggio di servizio, a favore dei docenti in servizio nelle scuole delle isole minori di ogni ordine e grado».

Per quanto riguarda i trasporti e la continuità territoriale, la Regione è chiamata a «Prestare particolare attenzione alla scadenza del contratto in essere con Moby, prevista per il 31 dicembre 2023, e possibilmente migliorare lo stesso contratto di servizio per il cabotaggio marittimo».

Ecco le reazioni dei rappresentanti delle forze politiche in Consiglio Regionale:

Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) ha sottolineato la ricchezza del patrimonio dell’arcipelago toscano, un patrimonio che oltreché naturalistico e paesaggistico è anche «architettonico e archeologico, un patrimonio immenso ma di fatto vietato all’uomo o perlomeno all’uomo libero perché due di queste isole sono solo per i carcerati». Petrucci ha lamentato la mancanza nell’atto di «una sola riga sul rapporto tra l’arcipelago toscano e l’amministrazione carceraria».

Luciana Bartolini (Lega) ha espresso voto favorevole all’atto, ribadendo le caratteristiche particolari delle aree insulari, territori molto boscati, poco agricoli e con un periodo turistico stagionale con un numero molto elevato di persone e con problemi nei servizi come sanità, scuola, trasporti. «Occorre migliorare l’assistenza sanitaria ma bisogna tener conto del maggior afflusso turistico, occorrono forme di incentivazione per il personale medico ma anche scolastico“ e poi, bisogna “tutelare l’ambiente di queste isole perchè ci sono problemi di erosione costiera, occorre efficiente la depurazione, gestire meglio la raccolta dei rifiuti, incentivare l’autoproduzione energetica e contenere gli ungulati».

Donatella Spadi (Pd) ha aggiunto «è chiaro che la promozione dei servizi come scuola, sanità, trasporti e scuola sono essenziali per la vita degli abitanti, dei turisti ma anche di chi fa impresa. Nell’atto – aggiunge – si è pensato al discorso economico dei servizi ma anche a quello ambientale del dissesto idrogeologico e all’autonomia idrica delle isole».

Il portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) ha sottolineato come questa proposta come atto di indirizzo offra tanti intenti che «sembrano quasi un libro dei sogni da attuare» ma «si sono accolte anche molte proposte avanzate dall’opposizione». Landi ha espresso perplessità, presentando un emendamento, poi respinto sul riferimento particolare a due interventi al «ripristino della strada per la frana di Campolofeno e l’altro per la sistemazione idraulica del fosso degli Alzi, questo limita l’operato».

Gianni Anselmi (Pd) ha ribadito l’importanza del segnale politico di attenzione alle aree insulari. «La mia opinione – ha detto – è quella di un’evidenziazione ribadita dei temi insulari nel prs e credo sia giudizioso articolare una rappresentanza istituzionale di quella conferenza di cui si parla nella risoluzione, di intagliarla sulle isole che sono nel contesto costiero una specificità distintiva non sarebbe sbagliato. Il tema delle isole è specifico e può ingaggiare, dall’altra parte del mare, i territori portuali che svolgono funzioni di collegamento” e quindi, “chiamare in causa quei contesti municipali che ospitano infrastrutture di collegamento ferroviario, multimodale e di natura logistica». Importante per Anselmi ribadire le tematiche della connessione, accessibilità e della continuità territoriale sia marittima che aerea.

  

   

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