A luglio al Giglio ci sarà la presentazione di un nuovo romanzo. Si aggiunge alla lunga lista di libri che, in parte, raccontano la storia della nostra Isola. “Tracce perdute” e come sottotitolo “Inseguendo il tempo passato” è il primo romanzo scritto da Aldo Scotto edito dalla Laurum di Pitigliano.
Dopo la pubblicazione del libro “Le tradizione musicali dell’Isola del Giglio” a cura del Circolo Culturale Gigliese, prendendo spunto a piene mani da un episodio storico importantissimo, stavolta Aldo si cimenta nel romanzare ciò che in parte è avvenuto veramente, in una corsa frenetica nel tempo e nello spazio di due giovani coppie che, come è scritto nella quarta di copertina, a millenni di distanza, si inseguono, sono seguiti, intrecciano le storie, si fondono… Le storie riescono a tenerti attaccato al libro con la domanda: “Ma come ci riusciranno?”.
Gli argomenti sono molteplici e, per gli amanti del Isola, resterà purtroppo un’ altra domanda con un grande “Perché non al Giglio?”
Dopo essersi dedicato a scrivere testi come “Notte di lucciole” e soprattutto “Vola Gabbiano”, aver instaurato e fatto sorridere, insieme a pochi altri, al “Teatro dell’Isola”, Aldo Scotto dapprima ci sorprende con la pittura partecipando a varie mostre e vincendo il 2° premio all’esposizione degli artisti Maremmani a Massa Marittima, adesso con questo romanzo ci stupisce per la sua poliedrica personalità artistica. Personalmente ho trovato “Tracce perdute” una piacevole sorpresa, un testo originale pieno episodi inaspettati, che ti tiene incollato fino all’ultima riga.