Carissimo amico “bomber” Angelo, ti ringrazio del tuo intervento e delle giuste e belle parole che hai rivolto ai componenti del Comitato Palio. Ti prego pero’ di non distinguere piu’ la tua provenienza nativa: il vero gigliese AMA TUTTE LE SUE TRADIZIONI, ed ogni critica costruttiva dovrebbe essere ben accetta e presa in considerazione. Mi hai da sempre trasmesso il tuo grande amore verso il mare e di conseguenza NON POTEVI NON AMARE la “corsa delle barchette” del 10 agosto che, del nostro mare, e’ la tradizione piu’ bella.
Il tuo intervento dei giorni scorsi riguardo alla manutenzione delle barche del palio e’ la dimostrazione dei miei righi soprascritti.
Non mi dilunghero’ molto, caro Angelo, perche’ conoscendomi e conoscendo la mia penna potrebbe ferire in maniera notevole certi personaggi che circolano nell’ambiente remiero isolano. Detto questo sappi che NESSUNO AL MONDO potra’ averla vinta contro i SENTIMENTI VERI (che tu confermi nel tuo scritto) dei componenti del Comitato Palio.
Il cuore che pulsa sangue di queste persone è ”MESTIATO” con tracce di SEGO E ACQUA SALATA da quasi cinquant’anni di regate, e quindi mai potra’ smettere di battere per colpa di meschini (come dici tu) che dubitano addirittura sul prezzo eccessivo dei lavori effettuati sulle tre lance e che questi CUORI su tale prezzo possono averne tratto vantaggio nelle loro tasche, quando il preventivo fu letto e approvato dalla persona del Sindaco, dal Comitato san Lorenzo e dal Comitato Palio.
Informatosi il Comitato Palio e’ venuto a sapere che una barca nuova di quel genere costa all’incirca 20.000 euro: moltiplicando per tre … tirate le vostre somme. Mentre se alcuni ancora non lo sanno, questi lavori di manutenzione sulle lance si aggirano sulla cifra di 22.000 euro.
Le barche del palio torneranno sull’isola verso i primi di febbraio, in condizioni migliori (a mio parere) di quando furono acquistate nel lontano 2003. Su di esse sono stati eseguiti certi tipi di lavori in maniera esemplare: soprattutto sulle nottole (in acciaio), sul dritto di poppa (sempre in acciaio), sui puntapiedi (nuovi di zecca in legno), sulla chiglia (rinforzata con legno impastato nella vetroresina), sui ciglioni dei remi tutti (che per un errato uso della raspa presentavano un diametro risicato, non piu’ efficiente per affrontare la gara).
Per non parlare della tinteggiatura particolare avvenuta dopo l’asportazione della vecchia che risultava fatiscente dagli ultimi lavori su questa eseguiti. Nel prossimo futuro dovremmo controllare ed istituire regolamenti ove nero su bianco venga scritto che sara’ vietato modificare a proprio piacimento ogni OGGETTO E CENTIMETRO delle barche senza l’approvazione del Comitato Palio.
E’stato inoltre deciso il luogo dove le barche “dormiranno il letargo invernale”. Il Comitato Palio ha individuato il sito proprio sotto il ristorante “La vecchia pergola” dove i bambini, su quella spiaggia, giocano a calcetto in estate.
Abbiamo capito che le tre lance gemelle, in quel posto sono a ridosso da ogni mareggiata (anche da quelle eccezionali degli ultimi tempi) grazie al braccio di moletto costruito recentemente.
E con questo concludo ringraziando ancora una volta Angelo Stefanini per l’inchiostro versato a favore della SUA E NOSTRA tradizione marinara piu’ bella.
Ce ne vorrebbe piu’ di uno, “Angeli” come te, amico mio.
Tonino il barbottone