fonte maremmanews.it
Si nel 1571 nasceva Willem Janszoon Blaeu, latinizzato Guilielmus Jansonius Blavius, tra i più famosi cartografi della storia, ma anche navigatore e editore olandese spentosi ad Amsterda nel 1638, Artemare lo ricorda esponendo nella sua sede nel Cordo Antico di Porto Santo Stefano la sua opera imponente e più importante
, l’Atlas Maior contenente la carta dell’Argentario con l’Isola scomparsa di Zanara, isola tra Giglio e Giannutri che grazie all’attività divulgativa con conferenze articoli e mostre del comandante Daniele Busetto presidente dell’Associazione è ora anche su Wikipedia.
Il Bleau fu autore, stampatore ed editore di carte geografiche e globi, che firmò fino al 1621 col nome di Guljelmus Caesius, tra il 1594 e il 1596 fu allievo e amico di Tycho Brahe che frequentò sull’isola danese di Ven, dal quale apprese le conoscenze astronomiche che applicò ai propri lavori. Blaeu dotato di una vasta cultura era solito ricorrere al contributo di scienziati e geografi per le sue mappe che derivavano principalmente da informazioni registrate in relazioni di viaggio.
Nel 1633 fu nominato cartografo ufficiale e sispettore della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e poiché possedeva gli strumenti tipografici riuscì a produrre regolarmente mappe nazionali in un formato da atlante.
Il suo interesse per la scienza lo portò anche ad interessarsi di problemi di calcolo della circonferenza terrestre e di un metodo di misurazione della longitudine, aspetti di grande rilevanza per la navigazione
La più importante delle sue opere oltre ai numerosi globi celesti e terrestri, L'Atlas Maior, è tra gli atlanti geografici e nautici più completo del mondo, ideato da Willem Blaeu ma redatto dal figlio Joan Blaeu e completato nel 1665, il libro originale scritto in latino consisteva di 11 volumi e conteneva 594 mappe e una Istruzione astronomica per l'uso dei globi e delle sfere celesti e terrestri.
Le opere di Blaeu sono da considerarsi dei veri e propri capolavori che costituirono uno standard di perfezione destinato a restare a lungo inarrivabile. Fu anche un editore e pubblicò le opere di Willebrord Snell, Metius, Vossius e dello storico e poeta Pieter Corneliszoon Hooft.