capitaneriafonte elbareport.it

Lo scorso 13 settembre è giunta al termine la campagna nazionale “Mare Sicuro 2020”, l’operazione delleCapitanerie di Porto - Guardia costiera, coordinata a livello regionale dalla Direzione Marittima di Livorno, che come ogni anno ha visto i militari impegnati nella vigilanza delle attività marittime e costiere per garantire la sicura fruizione e gli usi legittimi del mare.

Anche quest’anno l’azione è stata mirata soprattutto a garantire la sicurezza delle aree riservate alla balneazione al fine di prevenire il verificarsi di incidenti e l’obbiettivo è stato raggiunto:

“in questo senso – commenta il Direttore Marittimo della Toscana, Contrammiraglio Tarzia – registriamo con soddisfazione il dato pari a zero incidenti mortali o gravi nei confronti di bagnanti, verso i quali si è cercato di garantire la massima sicurezza nelle zone di mare a loro riservate.Analoga soddisfazione anche per l'assenza di incidenti gravi in mare che abbiano coinvolto imbarcazioni o navi.Ciò è evidentemente frutto di una sempre maggiore cultura dell’autocontrollo e di un uso del mare, in tutte le sue forme, rispettoso, attento e responsabile da parte dell’utenza e, ritengo che in tal senso abbia contribuito l'azione di promozione, prevenzione, vigilanza e monitoraggio anche quest'anno messa in campo”.

I dati di questa stagione estiva parlano dioltre 42 mila controlli svolti lungo la costa toscana, dei quali la maggior parte, 12260, di natura ambientale, ad ulteriore testimonianza dell’attenzione riservata a questo tema. Quasi 900 le sanzioni amministrative complessivamente elevate.
Degne di nota anchele attività specifiche svolte ai fini della pubblica fruizione dei litorali. Con ripetuti interventi, distribuiti su tutto il litorale di competenza, si è potuto restituire al pubblico utilizzo circa 5000 metri quadrati, tra specchi acquei ed arenili, di spazi illecitamente occupati, con relative sanzioni amministrative per un importo complessivo di 27 mila euro e 4 notizie di reato.
Molto confortanti anche gli esiti degli interventi effettuati nei confronti di persone in pericolo, con un dato complessivo di 232 persone soccorse o comunque recuperate in situazioni di difficoltà.Non sono mancati purtroppo i decessi, in mare e sul litorale (16, in totale, le persone recuperate prive di vita) la maggioranza dei quali tuttavia imputabili ad eventi naturali. In questo dato si evidenziano però 4 decessi tra i praticanti di immersione subacquea, un'attività che – ricordano dalla Capitaneria di porto di Livorno – deve essere sempre svolta con la massima attenzione e solo in perfette condizioni psicofisiche.

   

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